Il sorteggio di Champions League ha regalato al Milan un girone non troppo proibitivo, attenzione però a non sottovalutare le stelle avversarie come Noah Okafor del Salisburgo.

Lo scorso anno il Milan di Pioli si è ritrovato in un girone di ferro con Atletico Madrid, Liverpool e Porto. Nonostante le difficoltà oggettivi di trovarsi di fronte a due corazzate come la squadra del Cholo Simeone e quella dei campioni d’Europa 2019 di Jurgen Klopp, i rossoneri hanno giocato a viso aperto e sono riusciti a mettere in difficoltà tutti gli avversari, riuscendo persino a sfiorare la qualificazione al turno successivo.

Quest’anno la squadra di Pioli torna in Champions con un anno in più di esperienza, meccanismi interni ancora più rodati, qualche innesto di qualità come Origi e De Keteleare e la consapevolezza che questo gruppo può vincere. Inoltre l’essere stata posta come testa di serie ha favorito un sorteggio meno proibitivo: l’avversario più complesso è il Chelsea di Touchel (campione d’Europa nel 2021), mentre Salisburgo e Dinamo Zagabria sono squadre alla portata dei rossoneri.

Sottovalutare gli avversari in Champions, anche se non hanno il blasone e il tasso tecnico del Milan, sarebbe in ogni caso un errore: sia la Dinamo che il Salisburgo sono squadre insidiose. Gli austriaci (campioni in carica da 9 anni in Patria) sono una squadra giovane – 22 anni la media della rosa – piena di energie e ben schierata tatticamente. Inoltre possono contare sull’estro offensivo di Noah Okafor, centravanti titolare della Svizzera e prodotto del rinomato vivaio del Basilea.

Giocatore rapido e tecnico, Okafor è forte fisicamente e può colpire la difesa avversaria sia in situazioni di contropiede sia a reparto schierato. Il 22enne è un attaccante completo, che vede la porta e può segnare sia di piede su azione che in stoccata e su colpo di testa. Un osso duro per il duo Kalulu-Tomori, insuperabile lo scorso anno ma ancora da registrare in questo inizio di campionato.