Un declino inesorabile.

È quello che sta vivendo Cristiano Ronaldo, vera e propria leggenda del calcio mondiale che – un passo alla volta – s’avvicina alla fine della sua carriera. Lo si vede dai singoli dettagli: nel club di cui è stato leggenda (il Manchester United) è stato prima messo in disparte per poi vedere il proprio contratto rescisso, nella Nazionale dove ha tutti i record (difficilmente eguagliabili: ad oggi è primatista di presenze – 195 – e marcature – 118) ha iniziato il Mondiale da titolare per poi diventare panchinaro, subentrante negli ottavi di finale contro la Svizzera soltanto al 74′.

Ma cosa sarà di Cristiano Ronaldo, attualmente svincolato ma evidentemente poco volenteroso di ritirarsi nonstante il prossimo 5 febbraio compia 38 anni (e sul campo l’età crescente si nota sempre più)?

Sembrava pronto per lui un contratto faranoico con il club saudita dell’Al-Nassr, pronto a garantirgli un ingaggio mai visto prima (si parlava di 200 milioni a stagione per vederlo in campo con la casacca verde del club), ma a smentire l’ipotesi è stato lo stesso CR7 ai margini di Portogallo-Svizzera (che ha visto i lusitani imporsi 6-1 con un non felicissimo Cristiano Ronaldo in panchina).

Avvicinato dai giornalisti in zona mista, l’ex Real Madrid e Juventus ha dichiarato: “L’Al-Nassr? No, non è così”.

Si infittisce il mistero sul suo futuro, mentre si è ipotizzato l’interesse di altri club europei nei suoi confronti (tra cui il Galtasaray che sta provando a far rinascere Mauro Icardi).

Cristiano Ronaldo, la triste scena dell’uscita dal campo in solitaria

In attesa di conoscere il suo futuro, il futuro prossimo è rappresentato dai quarti di finale che vedranno il Portogallo opporsi alla sorpresa Marocco.

CR7 ci sarà? Il tecnico dei portoghesi Santos, cui il numero 7 si era rivolto con parole non esattamente dolcissime dopo la sostiuzione nell’ultima gara della fase a gruppi, ha cercato di gettare acqua sul fuoco spiegando il perché della scelta di lasciarlo in panchina: “Cercavo qualcosa di diverso, non c’è alcun tipo di problema tra me e Ronaldo. Siamo amici da anni e lui ha dato l’esempio di un vero capitano. Se giocherà nella prossima partita? No, non ve lo dirò”.

Ma dopo la magnifica tripletta di Gonçalo Ramos, è tutt’altro che balzano pensare a CR7 fuori anche contro i maghrebini.

E chissà se vedremo di nuovo a fine partita CR7 dal campo da solo, distante dai compagni.

Le tristi immagini di un fuoriclasse che ha troppo spesso dimenticato nell’arco della sua carriera che il calcio è un gioco di squadra.

Di admin

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