Nei giorni scorsi si è temuto che le sue condizioni di salute fossero talmente gravi da portare ad un triste epilogo in tempi brevi, ma “O Rey” ha rassicurato tutti e promette di tifare per Neymar e compagni  dall’ospedale in cui è ricoverato.

L’infortunio alla prima uscita del Brasile in questo mondiale ha fatto preoccupare tutti i tifosi brasiliani sulla sua presenza in campo nel resto della competizione. Quest’oggi, però, dall’infermeria della squadra verde-oro giungono buone notizie: Neymar è completamente recuperato e sarà titolare negli ottavi di finale contro la Corea del Sud. Una buona notizia a cui se ne aggiunge, un’altra: a guardarlo e tifare per lui ci sarà anche “O Rey”, quel Pelé che vorrebbe raggiungere per numero di gol con la maglia della nazionale e di cui si dice sia l’erede.

Nei giorni scorsi l’ex fuoriclasse del Brasile è stato nuovamente ricoverato in ospedale e si è diffusa la notizia secondo cui le cure per il tumore all’intestino contro cui sta lottando non sarebbero state più efficaci. Per questa ragione i medici sarebbero passati alle cure palliative. La notizia è stata però smentita prima dalla figlia di “O Rey”, quindi dal diretto interessato, il quale ha tranquillizzato i tifosi dicendo che la situazione era sotto controllo. Oggi, in vista degli ottavi contro la Corea, Pelé ha offerto il propio sostegno ai calciatori brasiliani: “Nel 1958 camminavo per strada pensando di mantenere la promessa che avevo fatto a mio padre. So che oggi molti hanno fatto promesse simili e vanno anche alla ricerca del loro primo Mondiale. Guarderò la partita dall’ospedale e tiferò per ognuno di voi. Buona fortuna”.

Augurio che farà sicuramente piacere alla nazionale di Tite e soprattutto a Neymar che torna questa sera dopo aver saltato le ultime due partite per una distorsione alla caviglia sinistra. Proprio gli ottavi potrebbero essere l’appuntamento giusto per dare sfoggio della sua classe per la prima volta in questa competizione. Il suo apporto e la sua classe possono essere determinanti per il cammino del Brasile e per la vittoria di un Mondiale che manca ormai da 20 anni.

Di scapa

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