Arrivato alla Lazio come uno dei talenti emergenti del calcio argentino, Mauro Zarate ha fatto un primo anno da fuoriclasse salvo poi perdersi strada facendo: che fine ha fatto il calciatore scuola Velez?

In Argentina Maurito Zarate (ultimo di una famiglia di calciatori professionisti) era considerato un vero e proprio fenomeno, un talento al livello del Kun Aguero e del Pipita Higuain. Dopo aver vinto da protagonista (ed in coppia proprio con Aguero) il mondiale under 20 con l’Argentina, l’attaccante ha accettato un contratto faraonico con Al-Sad, squadra qatariota. Ben presto, però, si è reso conto che il livello di quel campionato era troppo basso per il suo talento e dopo soli sei mesi ha chiesto e ottenuto il trasferimento in Inghilterra, al Birmingham. Nei sei mesi oltremanica Mauro Zarate ha mostrato lampi di classe e segnato 4 reti in 14 partite.

Tanto è bastato per convincere Lotito e la Lazio a puntare sul suo talento e portarlo a Roma. Il primo anno nella Capitale è stato da incorniciare, non solo 16 gol tra campionato e coppa, ma anche giocate da fenomeno e numeri di alta scuola. A Roma pensavano di aver fatto jackpot e di aver trovato il leader tecnico sul quale costruire la rosa per i successivi dieci anni, ma già dall’anno successivo le cose sono cambiate. Zarate era abulico in campo e non riusciva più a trovare la via del gol con continuità. Il terzo anno ha lanciato qualche segnale di ripresa e quanto fatto ha spinto l’Inter a scommettere su di lui chiedendolo in prestito con diritto di riscatto. L’annata a Milano non sarà delle migliori e l’Inter deciderà di farlo tornare a Roma, dove farà un anno da riserva prima di tornare al Velez.

In patria troverà confidenza, costanza di rendimento, gol e avrà poco dopo un’altra occasione di sfondare nel calcio europeo, prima con la maglia del West Ham, quindi con quella del QPR e della Fiorentina. Tuttavia l’attaccante argentino non riuscirà mai ad imporsi nel vecchio continente e tornerà in Argentina dopo aver giocato sei mesi in Arabia Saudita.  Nella Primera Division ha giocato nuovamente con la maglia del Velez, quindi si è trasferito al Boca Juniors, dove ha fatto un primo anno da protagonista e altri due da riserva. Lo scorso anno ha giocato nell’Atletico Mineiro, nel Brasileirao, e quest’anno ha giocato prima alla Juventude – sempre in Brasile – e successivamente all’Atletico Platense.

Con la squadra argentina ha siglato un contratto nel quale si prefiggeva il compito di aiutare il club a raggiungere la salvezza e rimanere in Primera Division. Obiettivo che il Platense ha raggiunto con una giornata d’anticipo. Una volta compiuto il compito per il quale era stato ingaggiato, Mauro ha deciso di rescindere il contratto e lasciare la squadra prima del finale di campionato. Adesso, insomma, Zarate è senza una squadra, libero di accasarsi dove vuole e se vuole. A 35 anni e dopo una lunga carriera costellata da pochi picchi e tante cadute vertiginose, l’attaccante potrebbe anche decidere di appendere le scarpette al chiodo e voltare definitivamente pagina.

Di scapa

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