Era stato acquistato la scorsa estate dal Brighton per guidare la mediana della squadra di De Zerbi, dopo il malore avuto durante il match con la nazionale è stato costretto al ritiro.

La storia di Enock Mwepu è di quelle che fanno commuovere tutti. Il ragazzo originario dello Zambia era nato per giocare a calcio e sembrava che la scorsa estate avesse avuto l’occasione per fare il definitivo salto di qualità. L’approdo in Premier League con il Brighton, infatti, gli aveva fornito una vetrina importante per farsi conoscere in Inghilterra e nel resto del mondo, ma la prima stagione il club non aveva raggiunto gli obbiettivi prefissati arrivando solo ad un passo dalla qualificazione in Europa.

Questa stagione era iniziata decisamente meglio, grazie anche alla mano esperta e alle idee di gioco di Roberto De Zerbi. Mwepu era diventato quel giocatore totale che tutti si aspettavano, in grado di gestire il gioco della squadra in maniera perfetta, dettandone i ritmi a seconda del momento della partita. Purtroppo per lui, però, non potrà continuare a dare una mano ai compagni di squadra e non potrà più giocare a calcio. Enock ha infatti accusato un malore durante l’ultimo impegno con la maglia dello Zambia ed è uscito dal campo tra il timore collettivo che potesse essergli capitato qualcosa di grave.

Per fortuna il 24enne è stato curato in tempo ed il malore non gli è stato fatale, ma dai successivi controlli è emerso che ha un difetto cardiaco che non gli permette di continuare l’attività agonistica. La notizia è stata accolta con grande dispiacere da tutti i compagni di squadra – che lo chiamavano il computer per la sua capacità di gestione del gioco e la precisione dei suoi passaggi – dall’allenatore Roberto De Zerbi e dalla società. E’ stato lo stesso proprietario del Brighton il primo a commentare la difficile notizia su Twitter, assicurando: “Faremo di tutto per aiutarlo”.

Anche Mwepu ha commentato l’obbligo di ritiro e la scoperta del difetto cardiaco ereditario e lo ha fatto con un comunicato stampa nel quale si dice contento di ciò che ha ottenuto finché gli è stato possibile perseguire i suoi sogni: “Un ragazzo da un piccolo paese chiamato Chambishi ha qualcosa da dirvi. Ha seguito a lungo il sogno di giocare a calcio il più in alto possibile ed è arrivato in Premier League. Il sogno finisce, ma non finisce il mio coinvolgimento con il calcio”.

Di scapa

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *