Nell’ultima giornata di Premier League il 15enne Ethan Nwaneri ha esordito con la maglia dell’Arsenal diventando il più giovane esordiente della storia del massimo campionato britannico.

L’ennesimo successo convincente dell’Arsenal questa settimana è passato in secondo piano quando nei minuti finali dell’incontro con il Brentford (già chiuso con tre gol di vantaggio) Mikael Arteta ha concesso l’esordio al giovane talento dell’Accademy Ethan Nwaneri. Si è trattato di un esordio storico poiché a 15 anni e 181 giorni, il trequartista della nazionale under 17 è il più giovane debuttante nella storia della Premier League.

Sicuramente quello di Arteta è stato un premio per il ragazzo che così bene sta facendo nel settore giovanile dei Gunners e che presto potrà diventare l’ennesimo talento lanciato tra i professinisti dalla squadra londinese. Di origini nigeriane, ma naturalizzato inglese, Nwaneri è un trequartista con grandi doti tecniche, abilità nel dribbling, visione di gioco e una buona confidenza con il gol. Nel campionato under 18 – in cui ha esordito quest’anno – ha già giocato tre incontri da titolare, realizzando una rete e fornendo 2 assist. Nwaneri ha già giocato anche in Premier League 2, servendo un assist al suo esordio. Nella massima serie non ha potuto aggiornare il tabellino, visto che è entrato al secondo minuto di recupero del secondo tempo, ma pare che sia un predestinato e che ne sentiremo presto parlare di nuovo.

Il più giovane esordiente della storia non è Nwaneri: ecco chi l’ha battuto in precocità

Il record di precocità di Nwaneri vale per il campionato britannico ma non per il resto del mondo. Il calciatore più giovane ad aver giocato una partita professionistica non è nemmeno l’americano Axel Kei dei Real Salt Lake, di cui si è parlato tanto lo scorso anno. Il ragazzo ha esordito con la squadra under 18 nel 2020 – a soli 12 anni e nell’ottobre del 2021 è stato convocato per la prima volta dalla prima squadra, facendo il suo debutto il 21 dello stesso mese a 13 anni 9 mesi e 9 giorni. Nel gennaio del 2022, a 14 anni e 15 giorni ha poi firmato il primo contratto professionistico, battendo anche in questo caso un record di precocità nel calcio statunitense e in tutti gli sport di squadra americani. Il 12 giugno di quest’anno è subentrato nella partita contro il Colorado firmato la sua prima rete da professionista a 14 anni e 163 giorni.

A battere di precocità i due anglofoni c’è un ragazzo boliviano, Mauricio Baldivieso. La sua storia, però, è legata ad una brutta pagina di calcio. Nel 2009 l’allenatore dell’Aurora decide di buttare nella mischia il figlio Mauricio, nulla di strano se non fosse che il ragazzino ha appena 12 anni. Il talento boliviano viene atterrato al primo contrasto ed è costretto ad uscire dal campo. Nulla di grave per fortuna, riesce ad entrare e finire il match, ma il battesimo del fuoco ricevuto sarà di malaugurio.

Il padre viene convocato dal presidente, il quale pare gli abbia chiesto di rinunciare a far giocare il figlio, lui non ha rinunciato ed il patron del club lo ha cacciato. Mauricio in ogni caso era un giovane dal grande talento e tutti si aspettavano grandi cose da lui, purtroppo però non ha retto il carico delle eccessive pressioni che aveva sulle spalle e ben presto è passato dall’essere il talento del calcio boliviano a la più grande meteora della storia: oggi a 26 anni la sua carriera è già conclusa

 

Di scapa

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *