Nato a Verbania da genitori Ivoriani, Wilfried Gnonto era una delle perle delle giovanili dell’Inter ma a 16 anni ha deciso di trasferirsi in Svizzera per debuttare tra i professionisti.
Dopo il debutto a soli 18 anni tra gli azzurri di Roberto Mancini, Wilfried Gnonto è diventato il calciatore italiano del momento. Tutti infatti vogliono saperne di più su questo talento cresciuto nelle giovanili dell’Inter ma sbocciato con la maglia dello Zurigo dove gioca da professionista ormai dal lontano ottobre 2020.
Giocatore abile tecnicamente e nel dribbling, Wilfried è dotato di uno scatto fulminante e di uno stacco di testa imperioso nonostante la statura non elevata (è alto solo 1,70m). Sin da piccolo ha prediletto giocare come esterno d’attacco nel tridente, ruolo in cui può far valere tutta la sua tecnica e la sua velocità. Capace di calciare con entrambi i piedi, Wilfried può giocare sia come ala destra che come ala sinistra, ma le sue caratteristiche tecniche gli permettono di giocare anche come seconda punta.
Quella appena conclusa è stata la prima stagione da titolare nella Serie A svizzera ed è stata decisamente positiva. Gnonto ha messo a segno 8 reti in 36 partite di campionato a cui ne vanno aggiunte 2 in 3 presenze nella coppa nazionale. Ad aver impressionato, però, è la sua facilità nel saltare il diretto marcatore nell’uno contro uno e lo stile di gioco che ricorda quello di Sterling. In molti lo hanno paragonato anche a Frank Ribery, ma lui ha apertamente dichiarato di ispirarsi a Leo Messi, suo idolo sin da piccolissimo.
L’esordio con gli azzurri è arrivato nel secondo tempo della partita di Nations League contro la Germania. Gnonto è entrato nella ripresa al posto di Politano ed ha fatto subito vedere di che pasta è fatto. Ricevuta palla da Florenzi, il ragazzo ha subito puntato il diretto avversario, fintando un movimento sull’interno e accelerando subito dopo sull’esterno per crearsi lo spazio per il cross. Il pallone scodellato in mezzo ha tagliato tutta la difesa avversaria ed è stato spinto comodamente in rete da Lorenzo Pellegrini.