E’ il 17 novembre del 2004.

Siamo a Messina, allo Stadio San Filippo.

Sono gli anni del Messina, del Palermo e poi del Catania in Serie A.

Raramente si sono viste così tante siciliane nella massima divisione.

A Messina, alle 20.45 di quel mercoledì, va in campo l’Italia per una amichevole contro la Finlandia.

In panchina siede Marcello Lippi, alla sesta da Commissario Tecnico azzurro.

Viene da un terzo posto con la Juventus e il suo inizio sulla panchina tricolore non è dei migliori. In cinque gare disputate, conta giù due sconfitte: quella all’esordio contro l’Islanda e quella contro la Slovenia nelle qualificazioni ai mondiali.

Contro la Finlandia di un certo Jari Litmanen decide di sperimentare parecchio.

Tra i pali c’è Ivan Pelizzoli, alla sua seconda gara in azzurro.

In difesa il veterano è Marco Materazzi – ed è sua la fascia da capitano in quella occasione.

Attorno a lui, tre giocatori emergenti che giocano in Sicilia. Due diventeranno, come Materazzi, campioni del mondo – il terzo non vestirà più la maglia della nazionale.

Partiamo proprio da quest’ultimo, idolo di Messina: parliamo di Alessandro Parisi, terzino sinistro soprannominato (udite udite) il Roberto Carlos dello stretto. Ha aiutato i suoi a tornare in serie A a distanza di 40 anni dall’ultima promozione, e lo ha fatto realizzando 14 reti – appena 5 in meno del migliore marcatore stagionale, Arturo Di Napoli.

Sulla fascia destra – in difesa – gioca Cristiano Zaccardo, mentre sul centrosinistra gioca Andrea Barzagli: sono destinati ad importanti carriere, ma quella contro la Finlandia è per loro la gara d’esordio con l’Italia.

A cetrocampo, altri quattro parvenue – destinati a ben diverse carriere: c’è l’estroso esterno Mauro Esposito, alla seconda gara, c’è Manuele Blasi alla sua quarta, c’è un altro esordiente come Stefano Mauri e c’è soprattutto un giovanissimo Daniele De Rossi, anch’egli alla quarta.

In attacco c’è con la 9 sulle spalle un futuro numero 1 come Luca Toni e al suo fianco c’è Miccoli.

Per i due, destini opposti: Toni è alla quinta gara in Nazionale ed ha il meglio dinnanzi a sé, Miccoli è alla decima gara – ma sarà anche la ultima.

Si congeda con la rete che decide l’incontro, su punizione, prima di lasciaire spazio nella ripresa a Vincenzo Montella.

Al 46′, assieme all’Aeropolanino, entreranno Aimo Diana e un altro esordiente.

Toscano di Pisa, gioca nella Fiorentina dopo una buona stagione in B con la casacca del Livorno.

E’ Giorgio Chiellini, terzino sinistro ventenne, che subentra all’idolo locale Parisi.

In seguito, giocherà altre 116 gare con la Nazionale.

Vivrà la delusione di due mancate qualificazioni ai mondiali, ma vincerà da protagonista un Europeo ed entrerà nella storia come quinto giocatore più presente di sempre in Azzurro.

Nessuno lo avrebbe potuto mai immaginare, quel giorno in cui subentrò al Roberto Carlos dello Stretto.

Di admin

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