antonio conte tottenham

La sconfitta patita nel recupero della tredicesima giornata contro il Burnley ha lasciato il segno in casa Tottenham. 

Dalle parti di White Hart Lane sembra già svanito l’entusiasmo per il successo conquistato in casa del Manchester City (con gol e assist di Kulusevski, ndr): nemmeno il tempo di godersi i tre punti che Antonio Conte ha dovuto guardare i propri uomini soccombere sul terreno dell’ex fanalino di coda della Premier League.

La sconfitta per 1-0 ha portato il mister italiano a sfogarsi pesantemente in conferenza stampa, arrivando a non escludere nemmeno l’ipotesi delle dimissioni. E dire che il Tottenham, nelle prime settimane della cura Conte, era riuscito a conquistare una serie di risultati utili che avevano fatto ben sperare i tifosi degli Spurs. Tuttavia, ad oggi Kane e soci sono distanti ben 7 punti dal Manchester United, attualmente al quarto posto, l’ultimo utile per la qualificazione alla prossima Champions.

Già durante il mercato di gennaio Conte aveva lasciato trapelare qualche malumore, augurandosi di essere “ascoltato dalla società”. Sono arrivati dalla Juventus sia Kulusevski che Bentancur, ma sono anche andati via quattro giocatori, tra cui Dele Alli, tanto che in un’intervista Conte è apparso più scontento che felice del mercato portato avanti da Fabio Paratici.

La vittoria con il City sembrava aver rasserenato l’ambiente, fino alla debacle di ieri sera. “Stiamo giocando come se fossimo coinvolti nella lotta per la salvezza – ha detto Antonio Conte – Forse c’è qualcosa di sbagliato. Mi voglio assumere le mie responsabilità, sono pronto a qualsiasi decisione, ho ambizioni e odio perdere. Non è giusto in questo momento ricevere il mio stipendio”.

Sabato il Tottenham è atteso ad Elland Road per il match contro il Leeds: sarà ancora Conte il coach degli Spurs o la sua avventura con i Lilywhites è già finita?

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