boca xeneizes

Tra le tante squadre ricche di fascino nel mondo, il Boca Juniors è senza dubbio uno dei quei team che riesce a riscuotere moltissimo “appeal” anche al di fuori dell’Argentina e del Sudamerica.

In Europa, Italia compresa, sono molti i fan dell’unica squadra argentina mai retrocessa: dal 1913, infatti, il Boca Juniors milita stabilmente in Primera Division. Un mito alimentato da tanti fattori, come ad esempio il calore del pubblico di fede “blu e oro” che anima le gare casalinghe nel mitico Estadio Alberto José Armando, noto come la Bombonera.

Inoltre, con 18 trofei riconosciuti dalla CONMEBOL, il Boca è la terza squadra ad aver vinto più trofei nel pianeta, alla pari con il Milan e l’Independiente e dietro Al-Alhy (24) e Real Madrid (27). In più, il fascino del derby con gli acerrimi rivali del River Plate (il Superclasico argentino) e tanti calciatori iconici che hanno indossato la maglia del Boca Juniors, tra cui l’indimenticabile Diego Armando Maradona. 

Ma perché i tifosi e i calciatori del Boca Juniors sono conosciuti con il nome di “Xeneizes”? Il soprannome deriva dal termine genovese “zeneize”, modificato in castellano-argentino, che vuol dire proprio “genovese”. La storica squadra argentina fu fondata nel quartiere della Boca, uno dei principali di Buenos Aires, caratterizzato da una forte presenza di immigrati genovesi.

Furono proprio alcuni adolescenti italo-argentini di origine genovese, il 3 aprile 1905, a fondare il Boca Juniors: si tratta di Esteban Baglietto, Alfredo Scarpatti, Santiago Pedro Sana e i fratelli Juan e Teodoro Farenga. La prima sede scelta fu il salotto di casa Baglietto, ma il padre del giovane non era affatto d’accordo (troppo rumore): i ragazzi si riunirono quindi presso una panchina a Plaza Solis, dove è cominciata la grande storia del Boca Juniors.

Il soprannome “Xeneizes” compare sia sulla maglia da gioco che sullo stemma sociale. 

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