Esonerato un ex attaccante con un grande passato in Italia (Shevchenko), il Genoa ha deciso di affidarsi ad un altro allenatore con un passato da attaccante in terra tedesca, in barba all’italianissimo nome.

Parliamo di Bruno Labbadia, nato a Darmstadt nel 1966 da genitori originari di Lenola, in provincia di Latina – nel Lazio.

Per lui nessuna parola d’italiano ma nonostante ciò è vittima di bullismo per le sue radici durante la scuola elemantare e a quarant’anni da quei tempi per Bruno è il momento di arrivare in Italia, dopo una lunga carriera vissuta in Germania – prima da calciatore e poi da allenatore.

Ma andiamo con ordine: da calciatore realizza 213 in 577 gare tra Bundesliga e seconda serie, conquistando due titoli di Germania con le casacche del Kaiserslautern e del Bayern Monaco (per lui anche due presenze con la nazionale maggiore tedesca).

Al ritiro, inizia subito ad allenare: dapprima al Darmstadt, squadra della sua città, quindi in tante importanti piazze, ottenendo due importanti salvezze ai play-off retrocessione con l’Amburgo nel 2015 e con il Wolfsburg nel 2018 (dopo aver preso le squadre in entrambi i casi in corso d’opera).

La speranza per i tifosi del Genoa è che possa ripetersi anche in terra ligura sebbene ci siano almeno due grossi problemi per Bruno in vista: l’impatto con un campionato che non conosce e con una lingua che non conosce nonostante il nome.

Infine, bisogna ricordare come la gran parte delle sue esperienze in panchina siano terminate con esoneri. La speranza è che stavolta non vada così.

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