Dopo aver fatto tutta la trafila delle giovanili nella Roma e nelle nazionali under, Riccardo Calafiori è stato inserito nella rosa della Roma: scopriamo chi è il terzino sinistro che potrebbe diventare un protagonista della Serie A.

Lo scorso settembre Paolo Nicolato gli ha regalato la prima convocazione nella nazionale under 21 e lui, entrato al 63′ al posto di Udoie, ha mostrato la consueta personalità e qualche buono spunto. Per Riccardo Calafiori si è trattato di un punto di arrivo, certo, ma anche di un passo scontato, visto che fa parte delle nazionali azzurre sin dall’under 15 ed è considerato uno dei talenti più forti della sua generazione in quel ruolo. La speranza della Roma e degli italiani è che Riccardo riesca a confermare quanto di buono fatto vedere nelle giovanili, perché il potenziale per diventare un big del nostro calcio c’è tutto.

Nato a Roma il 19 maggio del 2002, Riccardo ha mosso i primi passi nella Petriana, prima di essere notato dagli scout della Roma a soli 9 anni. Nelle giovanili del club giallorosso era considerato un vero e proprio fenomeno e la sua ascesa nel calcio professionistico è stata rallentata solo da un gravissimo infortunio al ginocchio che ha fatto temere la fine della sua carriera anzi tempo. Per fortuna Riccardo si è ripreso ed è tornato in campo nel 2019.  Nel 2020 è arrivato l’esordio con la prima squadra a soli 18 anni e in questa stagione è stato inserito stabilmente nella rosa da Josè Mourinho. Fin qui è stato chiamato in causa tre volte e si è sempre comportato abbastanza bene, ovviamente ha bisogno di maggiore minutaggio per mostrare tutto il suo talento ma già ora si sono intraviste le sue qualità.

Dotato di un piede mancino molto educato, Calafiori è rapidissimo nello scatto e abile nei cross e nei dribbling. Non se la cava male nemmeno in fase difensiva, tanto che all’occorrenza può essere schierato come centrale di sinistra sia nella difesa a quattro che in quella a tre. Lo scorso anno è stato inserito dal Guardian nella lista dei migliori 60 calciatori al mondo nati dopo il 2002, mentre quest’anno è stato inserito dall’Uefa tra i 50 giovani più promettenti d’Europa. Insomma il suo talento è unanimemente riconosciuto, non resta altro che vederlo sbocciare.

Di scapa

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