La Juventus ha deciso di utilizzare il pugno duro con il calciatori che hanno trasgredito ed hanno partecipato alla festa.

Continuano i problemi in casa Juve. Dopo le due dure sconfitte in Champions e in campionato che hanno compromesso il cammino europeo e reso più complicato quello in Serie A e dopo la notizia delle positività di Demiral e Bonucci, i bianconeri si sono dovuti confrontare con il clamore suscitato dal festino a cui alcuni dei calciatori hanno preso parte. Una scelta non matura da parte dei calciatori che ha giustamente generato una bufera mediatica.

Ad inizio conferenza stampa, dunque, Andrea Pirlo ha deciso di chiudere il capitolo annunciando che lui e la società hanno concordato di punire i calciatori che hanno partecipato al festino: “Prendo la parola io per parlare dell’altra sera, così poi pensiamo alla partita. I tre giocatori coinvolti non sono convocati per la gara di domani. Vedremo quando torneranno a lavorare”. Non è ancora stato deciso quando Dybala, Arthur e McKennie potranno tornare in rosa, dunque, e Pirlo spiega senza mezze misure il perché di tale decisione: “Queste cose sono sempre successe ma è normale che vengano fatte quando è possibile. Questo non è il momento per ciò che sta succedendo nel mondo. Non era il momento giusto per farlo perché c’è gente che rispetta le regole e poi era a due giorni dalla partita. Volevamo dare un segnale, siamo degli esempi ed è giusto comportarci come tali. Non voglio più avere a che fare con questo discorso”.

Di scapa

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