Esploso nella Roma, Erik Lamela sembrava destinato ad un futuro luminoso in Premier League che non si è mai concretizzato. Scopriamo che fine ha fatto il “Coco”

Giunto alla Roma a soli 19 anni con l’etichetta di nuovo fenomeno del calcio argentino, Erik “El Coco” Lamela si è presentato nella capitale con una prima stagione anonima. Frutto del vivaio florido del River Plate, il trequartista argentino era dotato di una tecnica sopraffina, ma il suo passo compassato lo rendeva poco adatto al calcio italiano. Inoltre era il periodo in cui i trequartisti puri non trovavano spazio e Lamela dovette adattarsi a giocare come esterno d’attacco.

L’arrivo di Zeman a Roma è stato per Erik un toccasana, il tecnico comprese immediatamente le enormi potenzialità dell’argentino e gli permise di giocare in un sistema che ne esaltava le doti e che gli permise di mettere a segno 15 reti in una sola stagione. Con numeri del genere ed una tecnica di base fuori parametro, Lamela cominciò a fare gola a tante pretendenti europee, attirate dalla possibilità di mettersi in casa un 20enne sulla carta devastante.

La corsa al suo talento la vince il Tottenham che paga alla Roma il cartellino 30 milioni di euro più bonus legati a risultati sportivi. In Inghilterra, però, Lamela non riesce a convincere e la prima stagione gioca solamente in 9 occasioni. Va meglio quella successiva, in cui, gioca praticamente sempre, ma non riesce comunque a lasciare il segno come ci si attendeva. Dopo 8 stagioni con la maglia degli Spurs, il miglior campionato rimane quello 2015/2016: quell’anno viene schierato sempre titolare e tra campionato e coppe mette a segno 11 reti in 44 incontri.

Dopo quella stagione i tifosi e la proprietà speravano che il trequartista argentino potesse definitivamente consacrarsi l’anno successivo, ma anche questa volta “El Coco” manca l’appuntamento con la gloria e torna a disputare stagioni connotate da alti e bassi. A 29 anni appena compiuti, Lamela si avvia alla fase finale della sua carriera, quella in cui probabilmente tornerà al suo River per regalare alla tifoseria di casa qualche titolo. Una carriera che lascia più di qualche rimpianto, per un calciatore che sulla carta aveva tutto per diventare uno dei più forti al mondo ed invece si è perso. Basta vedere l’ultimo gol in Premier (l’unico della sua stagione) per rendersi conto della classe che possiede e di quello che avrebbe potuto fare se solo fosse riuscito a fare quel fatidico passo in più.

Di scapa

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