Giunto in Italia per la prima volta nel 2013 in prestito alla Roma, è sbarcato nel 2015 a Bergamo e da allora ha disputato con la casacca dell’Atalanta 194 gare in tutte le competizioni.

Parliamo di Rafael Toloi, difensore nato a Gloria d’Oeste – in Brasile – il 10 ottobre 1990.

Con un passato nell’Under 20 verdeoro (per lui un argento al mondiale e2009 e un oro al sudamericano dello stesso anno) da ieri Toloi potrebbe indossare la casacca della Nazionale: il difensore ex San Paolo, in possesso del passaporto italiano in virtù delle origini trevigiane di alcuni avi, è da ieri naturalizzato e potrebbe diventare un’arma in più per la difesa azzurra (che può già contare su giovani con un futuro roseo come Bastoni, Romagnoli o Mancini, giusto per citarne tre).

Oriundi in Italia, i precedenti più recenti

Toloi, quindi, potrebbe diventare l’ennesimo oriundo nella ultracentenaria storia della Nazionale italiana.

Sono sessanta – a dare un occhio all’elenco proposto da Wikipedia – i giocatori nati fuori dai confini nazionali che nell’arco della storia hanno vestito la casacca azzurra, sfruttando natali o matrimoni con donne italiane.

Partendo da Anfilogino Guarisi, Atilio Demaría, Luis Monti, Enrique Guaita e Raimundo Orsi – campioni del mondo con la Nazionale nel 1934 – nel 2006 l’Italia nuovamente campione del mondo poteva annoverare nelle sue fila l’argentino Mauro German Camoranesi.

Dopo Camoranesi, tante meteore, che elenchiamo di seguito, in ordine assolutamente sparso:

Il brasiliano Amauri, una presenza.

L’argentino Ezequiel Schelotto, una presenza (dopo 7 con l’Under 21).

L’argentino attualmente al Monza in Serie B Gabriel Paletta, tre presenze.

L’argentino Pablo Daniel Osvaldo, 14 presenze dopo le presenze con Under 20 e Under 21.

L’argentino Franco Vazquez, due presenze in amichevole prima del pentimento e il ritorno alle origini (poco fortunato: per lui sole tre presenze).

Ma anche quattro giocatori (tutti di origini brasiliane) che hanno avuto / stanno avendo un importante spazio:

Thiago Motta ed Eder, rispettivamente 30 e 26 presenze in un periodo in cui la nazionale lasciava discretamente a desiderare, e Jorginho ed Emerson Palmieri, nel giro della Nazionale di Roberto Mancini e probabilmente convocati in vista dell’Europeo prossimo venturo.

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