Non è citato nell’anthem di Brusco per celebrare lo storico – e ultimo scudetto – della Roma e per questo forse viene spesso dimenticato.

Nonostante ciò è stato uno degli artefici di quel tricolore, con 15 gare in campionato (laddove era difficile ritagliarsi spazio in una mediana fatta da grandi campioni) e un totale di 24 gare complessive con due gol in Coppa Uefa (competizione che vide quell’anno i giallorossi fermarsi agli ottavi, superati dal Liverpool – 2-0 all’andata nella Capitale per i Reds and impresa sfiorata al ritorno nella città dei Beatles, 1-0 con una rete del protagonista di questo post e rigore parato da Antonioli).

Parliamo di Gianni Bismark Guigou Martínez, centrocampista uruguaiano di origini italiane, meglio noto semplicemente come Gianni Guigou.

Descritto da Fabio Capello come l’unico uruguaiano che non tira, Guigou segnerà in giallorosso complessivamente 3 reti, in 61 apparizioni in tutte le competizioni nell’arco di tre stagioni che videro i giallorossi conquistare anche una Supercoppa Italiana. In seguito, per lui, una stagione a Siena, una e mezzo a Firenze e tre e mezzo a Treviso, tra serie A e cadetti, prima del ritorno in Uruguay. Sarà sempre un comprimario, e da comprimario vanta anche l’argento nella Coppa America del 1999, quando la sua nazione dovette piegarsi al Basile di Ronaldo. In Nazionale, da segnalare anche due gare disputate nel Mondiale 2002.

Come racconterà – e come riportato dal blog ufficiale dell’AS Roma:

“Ho sempre ringraziato la Roma per la possibilità di trasferirmi in Europa. Ho avuto la fortuna di vincere uno scudetto e una Supercoppa Italiana al primo anno, ed essere un giocatore della Roma non è mai una cosa scontata. Mi sarebbe piaciuto restare ancora un po’, ma questo è il calcio”.

Cosa fa Gianni Guigou oggi?

Dopo essersi allontanato dal mondo del calco, Guigou – o Gianni Bismark, come scritto nell’intervista cui accenneremo brevemente – è tornato nel suo mondo da direttore sportivo dello Sportivo Bella Italia, compagine militante nella serie C uruguaiana.

Un club storico nato alla fine degli anni quaranta per i tanti italiani emigrati nel paese sudamericano.

Per Guigou una grande opportunità per tornare in quel mondo che tanto gli ha dato. Come raccontato a ladiariadeporte: “Allontanarmi dal calcio mi ha fatto perdere anche fiducia in me stesso, ha intaccato la mia autostima perché non sapevo qual era il mio posto”. Adesso Gianni Bismark ha ritrovato il suo posto e siamo felici per lui.

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