Classe 1966, Stefano Eranio ha vissuto tre importanti esperienze da calciatore nella sua quasi ventennale carriera: quella a casa propria, a Genova; quella nella sua casa d’adozione, a Milano; e quella internazionale, a Derby, in Inghilterra.

Ma partiamo da principio.

Nato nel quartiere genovese di Molassana, Stefano Eranio entra nelle giovanili del Genoa a 9 anni e fa tutta la trafila, fino ad esordire – guidato da un’icona del calcio italiano come tarcisio Burgnich – con la casacca rossoblu in serie B nella stagione 1984/85: Stefano ha poco più di 18 anni.

Centrocampista di fascia (impiegato negli anni come esterno, ma anche come terzino – a testimonianza di una importante duttilità) rimane in Liguria per 8 stagioni, ottenendo la promozione in serie B da titolare sotto la guida di Franco Scoglio e terminando la sua epopea con la storica semifinale di coppa Uefa della stagione 1991/92 (quando i rossoblu dovettero piegarsi all’Ajax).

Nel giugno del 1992, per 9 miliardi di lire, viene acquistato dal Milan, allora probabilmente la compagine più forte d’Italia: dovrebbe sostituire Tassotti come terzino destro ma in realtà in rossonero diviene un comprimario, anche a causa di problemi fisici.

Problemi fisici ed infortuni, come quello grave che nel 1994 gli impedirà di partecipare ad USA 94: Eranio si rompe il tendine di Achille ed è costretto a saltare il mondiale statunitense nonostante gli azzurri di Sacchi si siano qualificati anche grazie alla sua rete al 90esimo nella gara d’esordio contro la Svizzera (a Cagliari gli elvetici vincevano per 2-1).

Con la cascca del Milan Eranio vince tre scudetti e la Coppa dei Campioni 1993/94, perdendo due finali (contro l’Olympique Marsiglia nella stagione precedente e contro l’Ajax – sempre l’Ajax – nella stagione seguente).

Nell’estate del 1997 decide di lasciare Milano da svincolato ed iniziare un’esperienza Oltremanica, con la casacca del Derby Country.

Del Derby Country diventa capitano e nel 2009 verrà votato tra i migliori calciatori nella storia dei Rams (una storia iniziata nel lontano 1888).

Chiude quindi la carriera in C2, con la casacca della Pro Sesto, in cui ricopre il duplice ruolo di calciatore e di allenatore in seconda (ché non è possibile in Italia essere allenatore e giocatore allo stesso tempo).

Eranio dopo il ritiro

Ritiratosi a 37 anni, quando è già una sorta di allenatore-giocatore, diviene allenatore a tutti gli effetti a partire dal 2004, iniziando a lavorare con i ragazzi: torna per due volte a casa (prima nella Milano d’adozione, quindi nella sua Genova, da allenatore della Primavera dei rossoblu) ma sono esperienze brevi, come breve è l’esperienza da vice di Christian Panucci alla guida del Livorno.

Prestatosi frattanto come opinionista in TV, ha collaborato con Mediaset e con Diretta Stadio, programma storico (in onda dal 1999) di 7 Gold.

Dalla Svizzera (dove commentava gare per conto della RSI) è stato invece bannato per delle infelici frasi su Antonio Rudiger su presunte carenze difensive dei calciatori di colore.

Stefano Eranio oggi

Oltre agli impegni televisivi, in base a quanto reperito sul web Stefano Eranio lavora in qualche forma ancora per il Milan: è infatti tra gli istruttori dei Milan Academy Junior Camp, campus estivi organizzati per conto dei rossoneri., dove sfoggia un importante inglese (appreso durante l’esperienza in Premier League).

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