È il 17 giugno del 2006.

L’Italia sfida gli Stati Uniti nella seconda gara del Mondiale tedesco (che sappiamo bene come andrà a finire).

Al 27′ Cristian Zaccardo svirgola un pallone e realizza una storica autorete.

Si tratta di una autore storica perché è frattanto una delle sole due reti subite da Buffon in quel Mondiale (la seconda verrà poi realizzata in finale dal dischetto da Zidane).

Adesso ricordiamo con simpatia quella gara e quell’autogol, perché poi arriverà il trionfo iridato.

Per Zaccardo è il momento più alto della carriera.

Nato a Formigine, in provincia di Modena, nel 1981 Cristian Zaccardo iniza la propria carrierea proprio in Emilia Romagna, per poi sbarcare nel 2004 in Sicilia: veste la maglia del Palermo per quatro stagioni ed è proprio con la maglia del Palermo (dove gioca accanto a Barzagli, altro campione del mondo) che conquista la maglia azzurra.

In seguito vestirà le maglie di Wolfsburg (sempre con Barzagli), Parma e Milan (dove andrà a fare da riserva).

Nel 2015/16 l’ultima stagione in serie A con la maglia del Carpi: una retrocessione e anche Barzagli scenderà in B, per giocare con la maglia del Vicenza.

In seguito due brevi esperienze a Malta e a San Marino e il 9 luglio del 2019, 13 anni dopo la finale che vedrà gli azzurri conquistare il quarto Mondiale (con Zaccardo seduto comodamente in panchina), Zaccardo annuncia il ritiro.

Ha già passato l’esame da direttore sportivo a Coverciano nel 2018, cosicché la strada è tracciata: continuerà a lavorare nel mondo del calcio.

Cosa fa oggi Cristian Zaccardo?

Oltre al patentino da DS, otterrà quello inglese da intermediario, scegliendo così di darsi alla procura di calciatori (a partire dal febbraio 2021).

In un’intervista rilasciata quello stesso anno a TMW, dichiarava:

“Non è stato facile smettere di giocare a pallone, mi manca ancora tanto. Non ho la vocazione da allenatore o da direttore sportivo. Ho preso vari patentini ma mi è sempre piaciuto il calciomercato. Potevo fare il direttore o passare dall’altra parte come agente. Quando ho preso i patentini ho ricevuto una chiamata da Ferrero quando il Palermo era all’asta. Avevo dato il mio consenso ma non se ne fece di nulla. Ho parlato anche con il Monza ma non trovammo l’accordo. Poi da gennaio ho iniziato da intermediario, viaggio tanto, spesso in Germania e adesso voglio consigliare qualche giocatore a qualche squadra. Da un po’ di tempo guardo 24 ore su 24 il calcio. Ieri ero a Wolfsburg, prima ero a Berlino, dove non tornavo dal 2006. Cerco di rafforzare i rapporti con i dirigenti. In Italia c’è tanta concorrenza, cerco di valorizzarmi all’estero”.

Molto attivo su Instagram (dove ha 85000 follower) tende a postare foto dei figli, delle sue passioni (il padel) e di momenti di calcio d’annata.

Per il resto, circa l’attività di procura, Zaccardo ha ottenuto un’importante ribalta per aver portato in serie A la sorpresa di questa stagione 2022/23 Kvaratskhelia.

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