Il mondiale qatariota ha riservato le prime sorprese già al terzo giorno della competizione: l’Argentina di Messi ha perso all’esordio contro l’Arabia Saudita, mentre la Polonia si è fatta stoppare da un Messico vivace e ben messo in campo.
La terza giornata dei Mondiali era quella più attesa in questo avvio competizione perché in un solo giorno scendevano in campo l’Argentina di Messi, la Polonia di Lewandowki e la Francia di Mbappé e del Pallone d’oro in carica Karim Benzema. Questa mattina i sudamericani avevano quello che sulla carta era l’impegno più semplice e in avvio gara la sensazione è stata che per Messi e compagni sarebbe stato tutto facile: gli argentini sono andati alla conclusione con Messi dopo un minuto e hanno trovato il vantaggio su rigore dopo una manciata di minuti. Dopo il gol su rigore, l’albiceleste ha fatto gioco e creato 3 occasioni da gol limpide che hanno portato al gol prima Messi e poi due volte Lautaro Martinez, ma ogni volta le reti sono state annullate per fuorigiochi millimetrici segnalati dopo le esultanze.
Con il vantaggio in tasca alla fine della prima frazione, l’Argentina è scesa in campo nel secondo tempo con la sicurezza che prima o poi un gol sarebbe stato valido e che la partita sarebbe stata chiusa. L’Arabia Saudita, però, ha messo in campo una “garra” che ha sorpreso gli uomini di Scaloni e che ha portato al ribaltamento del risultato in soli 8′. Le due reti sono state devastanti per l’umore degli argentini che ci hanno messo 10 minuti buoni prima di recuperare la calma e organizzare delle azioni di gioco ragionate. L’assalto finale, con tanto di due palloni salvati sulla linea di porta, si è rivelato inutile e per Messi il mondiale è cominciato nel peggiore dei modi.
Oggi pomeriggio toccava a Polonia e Messico affrontarsi per una gara valevole per lo stesso girone di Argentina e Arabia Saudita. La partita è stata sicuramente meno spettacolare e intenza di quella del mattino, con le due squadre che sono arrivate raramente di fronte alla porta avversaria. L’occasione buona per ottenere il massimo con il minimo sforzo l’ha avuta la Polonia, quando il Var ha ravvisato un fallo da rigore su Lewandowski. Per l’attaccante polacco era l’occasione per sbloccare il risultato e sbloccarsi nella competizione, ma il suo tiro è stato respinto da Ochoa. Da quel momento in poi ci sono state poche occasioni sia da una parte che dall’altra e nessuna davvero clamorosa.
Questa sera tocca alla Francia contro l’Australia, in un match che sulla carta non dovrebbe avere storia. La clamorosa sconfitta dell’Argentina e le prove poco brillanti di Polonia e Danimarca contro le più deboli Messico e Tunisia, però, invitano alla prudenza e rendono più incerto il risultato. Ai mondiali d’altronde tutto può succedere e basta sbagliare approccio alla gara per trovarsi in una situazione difficile da risolvere. Non resta che attendere e capire se i campioni del mondo in carica avranno appreso la lezione o meno.