Non se ne parla quasi mai nonostante sia stato uno dei bomber più prolifici del suo tempo. Just Fontaine, ex calciatore francese (ma nato a Casablanca, in Marocco), compie oggi 89 anni ed è ricordato soprattutto perché è il giocatore che ha segnato più gol in una fase finale del Mondiale.
Nel 1958, al Mondiale di Svezia, Fontaine totalizzò 13 gol, staccando un mostro sacro come Pelè e mettendo dentro 4 reti in una sola gara, quella contro la Germania Ovest (venne superato nel 1994 dal russo Oleg Salenko, che ne fece 5 al Camerun).
Ma oltre alla strepitosa performance nel Mondiale svedese, Just Fontaine ha dimostrato di essere un attaccante letale in zona gol per tutta la durata della sua carriera. Il suo esordio avviene proprio con l’USM Casablanca, dove totalizza 62 reti tra il 1950 e il 1953. Passato al Nizza, in tre anni realizzerà 44 centri prima di trasferirsi allo Stade Reims per sostituire Kopa, finito al Real Madrid.
Con il team francese Fontaine sfiorò il successo in Coppa dei Campioni: nell’edizione 1958-1959, dove conquistò il titolo di capocannoniere, lo Stade Reims si arrese solo in finale proprio al Real Madrid di Di Stefano.
Vinse tre scudetti e una Coppa di Francia ma dovette ritirarsi nel 1962, a soli 29 anni, a causa di continui problemi fisici: in tutto furono 144 le sue reti con la maglia dello Stade Reims.
Dopo aver appeso le scarpette al chiodo, Fontaine fondò l’Unión Nacional de Futbolistas Profesionales (UNFP), il sindacato dei calciatori. Fu l’allenatore della Nazionale francese ma solo in occasione di due amichevoli, terminate con altrettante sconfitte. Ha poi allenato anche il PSG e il Tolosa, mentre dal 1979 al 1981 ha guidato la Nazionale marocchina. Nel 2004 la FIFA lo ha incluso nella lista dei 125 migliori calciatori viventi.