Arrivato a Torino per sostituire l’infortunato Alex Del Piero, l’argentino non è riuscito a dimostrare il talento che aveva fatto vedere a sprazzi nella Liga spagnola.

Il calciomercato è sempre una grande incognita, ci sono volte che si punta su un calciatore sconosciuto e ci si ritrova con un fuoriclasse e volte in cui si prende un calciatore già affermato e pronto ad esplodere che invece ci si ritrova con una fregatura. Di casi ce ne sono parecchi e spesso riguardano calciatori dai nomi esotici, presi perché appartenenti ad una scuola calcistica solitamente redditizia e che in realtà sarebbe meglio lasciare nei loro Paesi.

Uno di questi casi è sicuramente quello di Juan Esnaider, attaccante argentino che tra il 1996 ed il 1999 aveva fatto vedere alcuni sprazzi di talento con le maglie dell’Atletico Madrid e dell’Espanyol. Trattandosi di un ragazzo di 26 anni, si pensava che il miglioramento mostrato negli ultimi anni fosse segno di una maturazione ormai avvenuta e che potesse regalare il meglio in quelli a venire. La Juventus decise di puntarci nel gennaio del 1999, quando Alex Del Piero subì un grave infortunio al ginocchio e i bianconeri si trovarono improvvisamente senza il giocatore più rappresentativo.

Centravanti dotato di buona velocità, Esnaider si era fatto apprezzare soprattutto per le sue abilità di finalizzatore e per il suo stacco di testa imperioso. Inserito in una squadra in cui il centravanti, inamovibile, era Filippo Inzaghi, Esnaider non si è rivelato il sostituto ideale per Del Piero. Alla fine il posto di “Pinturicchio” lo prese Daniel Fonseca e Esnaider ha giocato principalmente come rincalzo, senza tuttavia riuscire a lasciare mai il segno.

Il risultato è stato che l’attaccante argentino è stata una cometa della nostra Serie A e che già a gennaio 2000 era tornato in Spagna, con la maglia del Saragoza. Nella Liga è tornato a timbrare il cartellino con una certa regolarità, facendo una buona stagione da 11 reti in 17 presenze. Tanto è bastato per suscitare l’interesse del Porto, ma con la squadra portoghese non è praticamente mai sceso in campo.

L’esperienza al Porto ha segnato la fine della sua carriera in pratica. L’anno successivo è tornato in Argentina, con la maglia del River Plate, ma anche in un campionato meno impegnativo come quello argentino non è riuscito ad incidere. L’attaccante ha chiuso la propria carriera nel 2005 con la maglia del Newell’s Old Boys, anche in questo caso senza lasciare particolari ricordi alla tifoseria. Adesso Juan Esnaider è un allenatore di calcio e per il momento questa nuova carriera, iniziata nel 2009, non gli ha riservato particolari soddisfazioni. Il punto più alto lo ha raggiunto nel 2016, quando gli è stata affidata la panchina del Getafe nel campionato di serie B spagnolo. Un’esperienza durata appena tre giornate, visto che è stato esonerato dopo la terza sconfitta consecutiva.

Di scapa

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