L’ex calciatore della Juventus non si trova bene con il tecnico Ten Hag e vorrebbe lasciare Manchester dopo solo un anno. Si è parlato della Roma, ma sembra che la pista sia stata già scartata.

La scorsa estate Cristiano Ronaldo ha fatto carte false pur di lasciare Torino e la Juventus per via dell’approdo di Massimiliano Allegri in panchina, ma anche perché riteneva che i bianconeri non avrebbero potuto lottare per nessun trofeo. Il portoghese aveva ragione, visto che la Juve lo scorso anno non ha portato a casa nemmeno una coppa, ma sbagliava sulle possibilità del Manchester United. Con lui in squadra i Red Devils hanno peggiorato i risultati della passata stagione, l’equilibrio creato da Solskjaer e la crescita di una squadra piena di giovani stelle  sono collassati in pochi mesi e l’arrivo di Ten Hag ha solo portato ad un peggioramento dei rapporti tra CR7 ed il resto dell’ambiente, nonché del rendimento stesso del portoghese in campo.

Sin dall’inizio il nuovo tecnico ha fatto capire al cinque volte pallone d’oro che le decisioni le prendeva lui e che, in quanto giocatore, doveva sottostare alle regole come tutti gli altri. Come la storia recente di Ronaldo ci ha insegnato, il lusitano non è disposto a sacrificare la sua presenza in campo nemmeno in corso d’opera e non accetta di fare panchine strategiche. Insomma CR7 ha cambiato casacca e campionato, ma si è trovato nella stessa identica situazione che ha voluto evitare a Torino: accettare di essere a fine carriera e di dover giocare meno partite e nel corso dei match meno palloni.

Cristiano Ronaldo via da Manchester, ma dove potrebbe approdare?

Il problema è che Cristiano Ronaldo si sente ancora uno dei migliori al mondo – se non addirittura il migliore – ed è convinto che il successo della squadra debba passare solo ed esclusivamente dai suoi piedi. Da qui la volontà di lasciare Manchester per trovare un’altra casa, ma come l’anno scorso il problema è l’ingaggio. Mendes la scorsa estate ha fatto un miracolo a fargli ottenere un biennale alle stesse cifre (o quasi) che percepiva alla Juve, ma difficilmente ci riuscirà anche quest’anno dopo quanto tutti hanno visto durante la scorsa stagione.

Nelle scorse ore si è parlato di un possibile passaggio alla Roma, voci che sono state prontamente smentite dalla società capitolina. Al club non interessa CR7 perché un calciatore di 37 anni e preferisce puntare su profili giovani. Inoltre c’è da considerare che lo stipendio del lusitano è di 23 milioni di sterline (circa 27 milioni di euro) e che per rientrare nel tetto ingaggi della Roma dovrebbe ridurlo di due terzi. Con il PSG che si è autoescluso puntando nuovamente sul tridente Messi-Neymar-Mbappé, l’unica altra voce circolata in questi giorni è quella su un possibile ritorno allo Sporting Lisbona.

La squadra portoghese gli consentirebbe di giocare in Champions League e lui sarebbe il centro nevralgico indiscusso della formazione. Inoltre avvierebbe la fase finale della carriera tornando nel suo Portogallo e nel club in cui ha mosso i primi passi. Per permettere che ciò accada, però, CR7 dovrebbe anche in questo caso rinunciare alla fetta più grossa del suo stipendio attuale, senza considerare il fatto che lo Sporting non ha nemmeno le finanze per acquistarlo dal Manchester. L’attaccante portoghese dovrebbe dunque raggiungere un accordo con l’attuale club per una rescissione del contratto con buonuscita, così da essere libero di firmare un contratto da “umano” con lo Sporting, per il puro piacere romantico di vincere qualcosa con la maglia della squadra che ha permesso l’inizio della sua straordinaria carriera.

Se invece vorrà mantenere i benefici economici attuali, CR7 ha solo due possibilità: rimanere al Manchester pur sapendo che non sarà considerato centrale nel progetto di Ten Hag, oppure decidere di svernare negli USA. La soluzione migliore, a questo punto della sua carriera, sarebbe forse accettare un taglio netto dell’ingaggio per giocare da titolare in Portogallo, campionato in cui tornerebbe ad essere il giocatore migliore e potrebbe segnare gol a raffica. Vincerà il romanticismo?

Di scapa

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