Mancini

Dopo la pesante sconfitta degli azzurri contro la Germania, la madre del commissario tecnico ha rivelato che il figlio sarebbe preoccupato dalla scarsa qualità della rosa dell’Italia.

In Italia, specie quando si parla di calcio, si vive di esaltazione e cocenti delusioni. Basta una partita per fare diventare una squadra di campioni in una squadra di brocchi, per far credere di essere i migliori del mondo e poi diventare la squadra peggiore del pianeta. La vittoria dell’Europeo ha dimostrato che l’Italia può dire la sua anche in un momento storico in cui mancano talenti di primo piano, ma questo non cancellava il fatto che a livello di rosa e qualità degli interpreti in Europa ci fossero squadre di ben altro livello rispetto a noi.

Dimenticando questa verità sulla base dell’esaltazione per la vittoria di un trofeo insperato, la successiva eliminazione alle qualificazioni mondiali ha portato ad un’ondata di incredulità, ad accuse nei confronti degli eroi di qualche mese prima e del commissario tecnico che aveva fatto un miracolo. All’improvviso l’Europeo non era stata l’eccezione in un percorso, ma il nostro livello base, il nostro reale potenziale, dunque qualsiasi risultato al di sotto non poteva che essere considerato un fallimento epocale.

La Federazione sa bene quale sia il livello reale della nostra Nazionale attualmente ed ha dato a Roberto Mancini la possibilità di ricreare quell’alchimia che gli è riuscita prima e durante l’Europeo con un nuovo corso di calciatori. Alla prima prova convincente ecco nuovamente l’esaltazione: “Visto, bastava mandare a casa i vecchi”. A cui non potevano che aggiungersi le critiche: “Mancini ha sbagliato a fidarsi della vecchia guardia, la riconoscenza non paga nel calcio”.

Poi, nel giro di pochi giorni, è arrivato lo scontro con la dura realtà: per un progetto nuovo c’è bisogno di tempo e di incappare in cocenti sconfitte. La prima è giunta ed è una delle peggiori sconfitte della nostra storia: il 6-2 in favore della Germania. Adesso il nuovo corso è peggiore di quello precedente? Questa squadra è da buttare? La situazione è drammatica? La verità, come in tutte le situazione sopra descritte, è che bisogna avere pazienza e capire quale possa essere il vero valore di questa squadra solo tra qualche tempo.

Al programma ‘Un giorno da Pecora’ in onda su Radio Rai Uno si è parlato dell’umiliazione subita dall’Italia con la mamma di Roberto Mancini, Marianna Puolo. La donna non si nasconde e dice: “Secondo me mio figlio Mancini è preoccupato perché non ha i giocatori all’altezza”. Quindi sul match offre una considerazione giusta: “L’Italia aveva in campo giocatori emergenti, nella Germania erano invece tutti giocatori affermati. Devono trovare coraggio ma non si possono fare le nozze coi fichi secchi”.

Riportiamo dunque la sconfitta sui binari giusti. L’Italia è all’inizio di un nuovo corso, con giocatori che giocano insieme da poco tempo e molti che non hanno grande esperienza nei campionati di massimo livello e nelle partite che contano. Questo non significa che si possa raggiungere il livello delle migliori al mondo, ma che si possa creare su questo gruppo la base alla quale aggiungere altri giocatori di talento e una Nazionale quantomeno degna della storia e dell’importanza della maglia azzurra.

Di scapa

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