Ottenere la salvezza anche con forti penalizzazioni è davvero molto complicato, tanto è vero che nella storia del calcio chi ci è riuscito ha dovuto compiere una vera e propria impresa.
I tifosi italiani con qualche anno in più ricorderanno di certo quanto fatto dalla Lazio di Fascetti, che riuscì a salvarsi agli spareggi al termine del campionato 86-87, nonostante un iniziale -9; nei tempi un po’ più recenti viene in mente il “miracolo” della Reggina di Walter Mazzarri, che si salvò di un punto nel campionato 2006-2007 nonostante il -11 inflittole in seguito al coinvolgimento in Calciopoli.
Ecco perché è impossibile non appassionarsi a quanto sta accadendo al Derby County, formazione inglese che milita in Championship (la nostra Serie B). Il Derby, allenato da una vecchia conoscenza del calcio mondiale come Wayne Rooney, ha di fronte a sé una montagna da scalare: i punti di penalizzazione in un primo momento erano “solo” 12, ma sono diventati presto 21 per non aver rispettato il Fair Play Finanziario della Championship.
Con una penalità di 21 punti qualsiasi squadra avrebbe già tirato i remi in barca. Non il Derby, anche perché il suo coach si è sempre distinto per uno spirito battagliero e per una grandissima tenacia. Al momento il Derby County è ultimo, con 11 punti, anche se sul campo sarebbero 32 e veleggerebbe a metà classifica.
La salvezza è lontana ben 12 punti, ma i tifosi hanno tutto il diritto di crederci: nelle ultime quattro gare sono arrivate tre vittorie, conquistate contro Blackpool, West Bromwich e Stoke City. Nell’ultimo match prima della sosta la squadra di Rooney si è presa un buon punto in casa del Reading, confermando l’ottimo momento.
I “Rams” hanno ancora 21 partite per centrare quella che entrerebbe a pieno titolo nel novero delle più grandi imprese calcistiche mai realizzate: finché c’è vita c’è speranza, specialmente se il tuo allenatore si chiama Wayne Rooney.