Autore di una stagione importantissima al primo anno di Serie A (2019/20), Marash Kumbulla è stato acquistato dalla Roma il 17 settembre del 2020: i giallorossi, per aggiudicarsi il difensore albanese nato a Peschiera del Garda, hanno speso 3 milioni di euro per il prestito biennale, cui si aggiungono 22 milioni (e 3,5 di eventuali bonus) per l’obbligo di riscatto condizionato.

Ma quando scatta questo obbligo?

L’obbligo di riscatto per la permanenza di Kumbulla (che ha firmato un contratto fino al 2025) nella Capitale è già scattato.

Lo ha comunicato il club capitolino lo scorso febbraio (che ha comunicato le contestuali cessioni di Cetin, Cancellieri e Diaby all’Hellas Verona): “Sottoscrizione con l’Hellas Verona degli accordi per l’acquisto a titolo temporaneo, fino al 30 giugno 2022, dei diritti alle prestazioni sportive del calciatore Marash Kumbulla, e per la cessione a titolo temporaneo, fino al 30 giugno 2022, dei calciatori Yıldırım Mert Çetin, Matteo Cancellieri e Aboudramane Diaby. Il saldo netto complessivo di tali operazioni temporanee è risultato negativo per la AS Roma di 2 milioni di euro. Inoltre, tutti i suddetti accordi prevedevano l’obbligo di acquisizione a titolo definitivo dei rispettivi calciatori al verificarsi di determinate condizioni sportive, ad oggi verificate. L’impatto derivante dall’insieme dei trasferimenti definitivi è stato negativo per AS Roma, per 13,5 milioni di euro”.

Venendo alle questioni di campo, nonostante sia stato indicato nel 2021 dalla UEFA come uno dei 50 giovani più promettenti dell’anno, Kumbulla è pressoché ai margini della Roma dall’avvento di Mourinho: per lui 3 gare, solo in Conference League.

E la presenza nella clamorosa debacle contro il Bodo/Glimt (6-1 per i norvegesi) sembra dare ragione a Mou, che a fine partita ha sparato a zero:

Ho preso un grande rischio a cambiare perché c’è tanta differenza tra i nostri titolari e gli altri. Ho deciso di prendere un rischio grande, in una fase a girone con 6 partite e altre due da giocare a Roma, di fare questi cambi. Sapevo dei limiti dei nostri giocatori, ma mi aspettavo una risposta diversa. È stata una decisione mia, quindi è responsabilità mia”.

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