Conosciamo meglio Jadon Sancho, il talento del Borussia Dortmund che solo un anno fa era considerato il nuovo fenomeno del calcio mondiale.

Osservando da vicino la Spagna guidata da Luis Enrique abbiamo potuto ammirare la qualità del ricambio generazionale delle furie rosse: non solo Ferran Torres e Pedri, ma anche Dani Olmo, Marcos Llorente, Rodri, hanno mostrato talento, personalità e classe. La Spagna del futuro è sicuramente una delle squadre da tenere d’occhio per il prossimo mondiale, ma anche per gli anni a venire. Probabilmente l’unica vera mancanza di questa formazione è un centravanti alla Fernando Torres, o una punta alla David Villa che sia in grado di capitalizzare la mole di gioco che trequartisti e centrocampisti sono in grado di creare.

Un’altra squadra ricca di talenti giovani e che in futuro potrà candidarsi a dominare il calcio mondiale è l’Inghilterra che scende in campo questa sera contro la Danimarca. Gli inglesi hanno talenti già affermati come Harry Kane e Raheem Sterling, ma anche talenti cristallini e pronti ad imporsi come Foden, Bellingham (il più giovane a scendere in campo in un Europeo), Saka, Mason Mount, Rashford e Jadon Sancho. In questo pezzo di presentazione della semifinale che determinerà l’avversaria degli azzurri nella finale di domenica, ci vogliamo concentrare soprattutto sul talento dell’esterno del Borussia Dortmund (più che probabile prossima stella del Manchester United).

Cresciuto calcisticamente nel settore giovanile del Watford, Jadon Sancho è stato acquistato a 15 anni dal Manchester City, ma prima che i citizen potessero tesserarlo, il ragazzo ha trovato un accordo con il Borussia Dortmund e nel 2017 si è trasferito in Germania. Esordisce tra i professionisti nell’ottobre del 2017 e segna il suo primo gol da professionista il 21 aprile del 2018, a 18 anni appena compiuti. Nella stagione successiva diventa un titolare fisso del Dortmund e si segnala per abilità nel dribbling, rapidità di movimento, visione di gioco e discreta visione della porta. Nella stagione 2018/2019 accumula 43 presenze e 13 reti tra tutte le competizioni.

L’anno successivo è quello della definitiva esplosione: Jadon Sancho si segnala come il miglior 20enne su piazza con una stagione da 20 reti in 44 partite, accompagnate da assist al bacio e giocate sensazionali. Quest’anno doveva essere quello della definitiva consacrazione. A Dortmund si attendevano che il suo talento, combinato con quello di Haaland, avrebbe portato a grandissimi risultati, ma se il suo coetaneo norvegese ha confermato quanto fatto l’anno precedente, Jadon, anche a causa di qualche infortunio di troppo, non ha fatto il salto di qualità atteso da tutti. L’Europeo è l’occasione per dimostrare a tutti che il talento ammirato solo un anno fa non si è perso, ma l’unica volta in cui ha mostrato tutte le sue potenzialità è stato nei quarti contro la Repubblica Ceca.

La semifinale, dunque, è l’occasione perfetta per mostrare a tutta Europa che è rimasto quello apprezzato nel Borussia e che il Manchester (che ha già trovato l’accordo economico con il Borussia) si è assicurato uno dei migliori calciatori dei prossimi 10 anni. Se Sancho dovesse sbloccarsi, come accaduto ad Harry Kane negli ottavi, l’Inghilterra si ritroverebbe con un’arma in più per insidiare la difesa dell’Italia e per portare a casa l’Europeo per la prima volta nella sua storia.

Di scapa

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