Non si è ancora concluso il discorso sulla Superlega, il presidente del Real Madrid ricorda a chi si è ritirato che c’è una penale sostanziosa da pagare per tirarsi fuori.

Con il ritiro dei sei club inglesi dal progetto Superlega sembrava che il discorso scissionista si fosse concluso una volta per tutte e che questa pagina assurda  del calcio odierno sarebbe stata ricordata solo come un progetto fallimentare in partenza. Tuttavia la fine del sogno elitario del 12 club europei si porta dietro degli strascichi, almeno a sentire il presidente del Real Madrid Florentino Perez. Figura principale del progetto scissionista, Perez non abbandona il progetto e porta avanti la sua idea di una lega che permetta ai club più blasonati di non finire schiacciati dai debiti.

Il numero uno del Real Madrid ha anche dichiarato che i club che hanno annunciato il ritiro non si sono definitivamente ritirati dalla Superlega. Questo perché le società hanno firmato un contratto valido 23 anni e vincolante. Nessuno dei club firmatari, secondo il contratto, aveva la possibilità di ritirarsi dal progetto almeno fino al 2025. Anche in quel caso per ritirarsi dalla competizione la società avrebbe dovuto dare un preavviso di un anno per non incorrere in una sanzione monetaria importante. A quanto pare, chiunque violi il vincolo sarebbe costretto a restituire  un dodicesimo dei 3,25 miliardi di euro che JP Morgan aveva elargito sotto forma di prestito a tutte le società aderenti. Secondo quanto riferito da Perez a Cadena Ser: “Nessuno dei club ha pagato le penali”.

Di scapa

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