albertini cum coppa

Intervista alla Gazzetta dello Sport per Demetrio Albertini, ex centrocampista di lungo corso del Milan (per lui 406 gare in rossonero, condite da cinque scudetti e tre Coppe dei Campioni).

Una intervista in cui ha parlato del Milan, dell’Inter, della corsa scudetto, della corsa Champions e di una giovane promessa che attualmente gioca nel reparto che lo ha visto giocare per una decina di stagioni.

Partendo dal Milan e dalla corsa scudetto: “E’ necessario guardare avanti, perché se ti volti indietro subentra la paura. Devi continuare a sognare il titolo per due motivi: non avere rimorsi alla fine, ma soprattutto perché l’Inter può sbagliare, non mi pare che contro Atalanta e Torino abbia dominato. Se rallentasse sarebbe ancora peggio per il Milan non averci provato. Se punti in alto hai più stimoli.”

Anche perché, secondo Albertini, la squadra continua a giocare bene: “Risultati a parte, non vedo una squadra in crisi di gioco. Ha giocato partite eccellenti, l’ultima settimana scorsa a Manchester. Può succedere che i risultati non ti premino, ma il Milan è secondo meritatamente e può essere ancora la sorpresa positiva”

Una battuta anche sulla corsa Champions League (dove il Milan – che un tempo era padrone di casa – manca da troppo tempo): “Mancano tante partite, in un contesto indecifrabile, tra infortuni, Covid e stanchezza. La Juve non mi stupisce, Roma e Napoli sono in zona. Il momento decisivo arriva ora, in Primavera”.

E per finire su Sandro Tonali (classe 2000 che ultimamente è comunque parso in crescita): “Lo vedo troppo timido, credo possa diventare un giocatore importante nella storia del club. Ha un talento super ed è giovanissimo, deve solo avere più personalità“.

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