Che giocatore era Juan Sebastian Veron?

Centrocampista dai piedi ottimi, ha vestito in Italia le cascche di Sampdoria, Parma, Lazio e Inter – ma tra Roma e Milano l’argentino ha vissuto una parentesi inglese tra Manchester (sponda United) e Londra (Chelsea)

E, intervistato da FourFourTwo, Veron ha parlato della sua esperienza nella Premier League.

Una esperienza, si scopre, forzata dalle contingenze di quel particolare momento:

“Ho firmato per lo United perché avevo un problema di passaporto in Italia e ho pensato che un cambiamento di ambiente sarebbe stato un bene per la mia testa. A dire il vero, avevo una visione pessimistica circa il giocare in Inghilterra, poiché immaginavo che la vita sarebbe stata troppo diversa da quella a cui ero abituato. Ma ho trovato un club straordinario. Difficilmente potevi trovarne uno così: organizzato, con così tante persone disposte ad aiutare. Tutto quello che ho vissuto lì mi ha fatto cambiare idea”.

Veron ha quindi proseguito, parlando sempre della propria esperienza ai ‘Red Devils’ (anche perché quella col Chelsea è francamente dimetnicabile): “Ho passato due anni fantastici a Manchester, vincendo il titolo della Premier League, e sono ancora in contatto con molti dei ragazzi che ho incontrato: Dwight Yorke, Paul Scholes, Rio Ferdinand, Quinton Fortune, Wes Brown, John O’Shea. A un certo punto ho anche incontrato di nuovo Gary e Phil Neville”

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