dzeko miky

Per sancire la pace tra Dzeko e Fonseca, il general manager Tiago Pinto ha parlato in conferenza stampa – come già scritto ieri:

“I club sono famiglie e tutte le famiglie hanno problemi ma quando li risolvono ne escono più forti. Ora dobbiamo concentrarci su questo, il bene della Roma è più importante degli interessi reciproci. La fascia di capitano? Un club deve reggersi su disciplina e norme da rispettare, in questo momento Edin non è il nostro capitano. Per quanto riguarda il futuro, lavoreremo nell’interesse del club e Dzeko sarà sicuramente il primo in tal senso”
.

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Quindi, pace fino a giugno (ma con la fascia da capitano passata sul braccio di Lorenzo Pellegrini) poi si vedrà.

Una dinamica che ricorda quella avvenuta in casa Inter ai tempi di Icardi con la differenza che l’argentino è classe ’93 ed aveva mercato, mentre Dzeko è ormai – giustamente – sul viale del tramonto.

E se quindi a giugno le strade del club giallorosso e dell’attaccante bosniaco potrebbero separarsi (stavolta sul serio) inaspettatamente sorge qualche dubbio sulla permanenza all’ombra del colosseo di Mkhitaryan, vero trascinatore di questa Roma.

La Roma ha infatti comunicato al giocatore di aver esercitato il diritto al rinnovo ma l’armeno classe ’89 per ora ha preso tempo: “Nel suo contratto c’è una clausola che gli permette di esprimere un’opinione sulla sua permanenza, non mi aspetto problemi. Presto incontreremo il suo agente per risolvere tutto”.

Insomma, dipende tutto da Mino Raiola – abile come pochi a giocare al rialzo.

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