L’11 gennaio del 2020 Zlatan Ibrahimovic segna la sua prima rete con la maglia del Milan dopo il rientro dagli Stati Uniti.

Ci sono amori che non finiscono, che si prendono una pausa e superata la distanza ritornano più forti di prima. Questo di certo è il caso di Ibra con il Milan. Lo svedese ha lasciato la squadra per andare al Paris Saint Germain nel 2012. Per 4 bellissime stagioni il gigante svedese fa segnare record su record, dimostrando al mondo intero che il suo percorso di crescita non si è arrestato. Poi l’approdo, nell’estate del 2016, al Manchester United. In Premier sogna di ripetere quanto vissuto in ogni squadra in cui ha militato, ma un brutto infortunio al ginocchio lo mette fuori gioco per quasi tutta la stagione.

A quel punto nessuno, forse nemmeno lui, credeva che sarebbe potuto tornare ai suoi straordinari livelli. Così nel 2018 si trasferisce a Los Angeles. La Major League Soccer è un campionato di livello troppo basso per il suo talento e lo si capisce subito. Zlatan metterà a segno 52 reti in 56 partite. Conclusa la stagione decide di tornare in Europa, si sente competitivo e sceglie il Milan. La dirigenza è convinta sia la mossa giusta, ma tifosi e media temono che Ibrahimovic sia l’ombra del giocatore ammirato in passato. Esordisce il 6 gennaio del 2020, subentrando a Piatek, la settimana dopo (esattamente un anno fa) gioca la sua prima partita da titolare e segna il primo gol di una lunga serie. Oggi nessuno mette più in dubbio che possa essere decisivo ed il Milan attende a braccia aperte il suo ritorno dall’infortunio.

Di scapa

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