Quattro stagioni con il Bari, con 84 presenze complessive tra campionato e Coppa Italia e 24 reti, ma soprattutto un grande contributo alla causa dei ‘galletti’ che gli ha permesso di diventare uno dei giocatori più amati dalla tifoseria biancorossa.
Stiamo parlando di Phil Masinga, bomber sudafricano, sbarcato in Puglia dopo aver indossato diverse casacche. Prima gli esordi in patria con Jomo Cosmos e M. Sundowns, poi il grande salto in Premier League, nel 1994, nelle file del Leeds United.
L’avventura inglese non è esaltante in termini realizzativi per Masinga, che totalizza solo 31 presenze e 5 gol in due campionati, ma è utilissima per accumulare esperienza. Dopo una breve parentesi al San Gallo, in Svizzera, Masinga arriva in Italia e indossa la casacca della Salernitana. Alcune sue reti, come quella contro il Castel di Sangro, sono decisive per la permanenza in Serie B dei campani.
Nell’estate 1997 Masinga arriva al Bari, guidato da Eugenio Fascetti, e vive quella che è senza dubbio la sua esperienza migliore come calciatore. Nel 2001 lascia poi i biancorossi, retrocessi in Serie B, decidendo di disputare il campionato emiratino con il club dell’Al-Wahda: tuttavia, appena un anno dopo Masinga deciderà di ritirarsi. Nella sua carriera anche la bellezza di 58 presenze e 19 gol con la Nazionale sudafricana.
Nel 2006 ha allenato per qualche mese i PJ Stars, disciolta squadra della terza divisione sudafricana. Purtroppo, qualche tempo dopo, Masinga si è trovato a dover lottare con una grave malattia, che lo ha costretto al ricovero in un ospedale di Johannesburg nel dicembre 2018. Un mese dopo, all’età di 49 anni, l’attaccante ex Bari è venuto a mancare, suscitando grande commozione nel mondo del calcio.
Era nato il 28 giugno 1969 a Klerksdorp, a pochi chilometri da Johannesburg: oggi avrebbe compiuto 53 anni.