E’ il 19 ottobre 1997 e la Juventus di Marcello Lippi, campione d’Italia in carica, è di scena al San Nicola di Bari per la sesta giornata di campionato. I bianconeri sono in lotta con l’Inter per la vetta della classifica e in quella gara faranno un sol boccone dei “galletti”, sconfitti per cinque reti a zero.
Ma quella partita è passata alla storia non tanto per la cinquina juventina, quanto per il trattamento a dir poco inusuale riservato dal difensore marocchino Rachid Neqrouz all’attaccante di Madama, Pippo Inzaghi. In alcune riprese video si vede Neqrouz che palpa il sedere di Superpippo, innervosendolo moltissimo. Non è certo un caso se proprio in quel match Neqrouz verrà espulso per doppia ammonizione, mentre Inzaghi non realizzerà nemmeno un gol sui 5 messi a segno dalla Juve (una rarità per lui).
Ma che fine ha fatto Neqrouz? Il difensore nordafricano ha indossato la maglia del Bari fino al 2003, collezionando in tutto 159 presenze (con 6 gol all’attivo) e fregiandosi anche della fascia di capitano dal 2000 in poi. Ma cosa fa ora Neqrouz?
Subito dopo il ritiro è stato protagonista di un episodio che gli ha aperto le porte del carcere: nel 2004, infatti, il difensore marocchino ha distrutto un pub sul lungomare di Bari perché il gestore non voleva dargli da bere (erano le 5 del mattino, ndr).
Fortunatamente oggi Neqrouz – che compirà 50 anni ad aprile – sembra essersi molto tranquillizzato. In una recente intervista rilasciata al sito “Ilgallettoweb”, l’ex barese è tornato anche sull’episodio con Inzaghi, spiegando che palpeggiarlo in quel modo “era l’unica possibilità di tenerlo lontano dall’area di rigore”.
Gioie e dolori nella vita di Rachid, che ha perso un fratello (travolto da un treno in corsa) ma che è innamorato perso di suo figlio Christian Neqrouz, in forze al Borgorosso Molfetta, attualmente terzultimo in Eccellenza pugliese. Rachid, invece, vive in Marocco dove è diventato allenatore di calcio.