Complici gli arrivi di Sancho e Cristiano Ronaldo, il talento britannico trova sempre meno spazio al Manchester: in Europa ha tanti estimatori.
Considerato sin dall’Accademy il talento migliore della propria generazione, Marcus Rashford ha esordito in prima squadra il 25 febbraio 2016. Chiamato in prima squadra per via delle tante assenze, il ragazzo è stato gettato nella mischia a causa dell’infortunio di Martial durante il riscaldamento. Alla prima da titolare e assoluta tra i professionisti, Marcus ha lasciato il segno: doppietta e record di precocità, ad oggi è ancora il più giovane a segnare una rete con la maglia del Manchester ed il più giovane a fare una doppietta a 18 anni e 117 giorni.
Visto il potenziale enorme, a partire dalla stagione 2016/2017, il Manchester ha deciso di puntare forte su di lui, cercando di costruire attorno al suo talento una squadra che gli permettesse di fare il definitivo salto di qualità. Salto che si pensava ci fosse stato nella stagione 2019/2020, quando alle giocate di grande qualità aggiunse continuità e discreta produzione offensiva (17 gol in 31 partite di Premier). Invece di migliorare statistiche e prestazioni, la stagione successiva l’attaccante britannico ha sofferto un calo inaspettato. Quest’estate, dunque, i Red Devils hanno deciso di investire pesantemente sul mercato, facendo giungere prima Jadon Sancho (fenomenale talento classe 2000) e successivamente Cristiano Ronaldo.
I due arrivi hanno tolto spazio a Rashford, Cavani e Martial. Sancho e CR7 sono titolari fissi e gli altri tre si contendono una sola maglia. Complice anche qualche acciacco di troppo, il talento inglese quest’anno ha giocato solamente 5 partite e sembra sempre meno centrale nel progetto. Con un contratto che in scadenza a giugno 2023, il ragazzo, ormai 24enne, comincia a guardarsi intorno. Secondo le ultime indiscrezioni, su di lui si sarebbe fiondato il Barcellona, squadra in piena rifondazione di cui potrebbe diventare un pilastro offensivo e che sembrerebbe gradita al calciatore.