Aumentano le prove contro Guelor Kanga, il calciatore della Stella Rossa accusato di aver falsificato la propria identità.
I tifosi del Milan probabilmente se lo ricordano bene Guelor Kanga. Il centrocampista del Gabon, infatti, è il perno del centrocampo della Stella Rossa di Dejan Stankovic che ha dominato il campionato serbo e messo in grande difficoltà la squadra di Pioli. Nella partita di Europa League contro il Milan, proprio un gol di Kanga ha complicato e non poco il passaggio del turno. In queste settimane si sta parlando tanto di lui, ma non per quanto riguarda possibili scenari di mercato estivo, bensì per le accuse a lui rivolte dalla Federazione calcistica congolese. In Congo, infatti, sostengono che in realtà sia nato a Kinshasa, Capitale della Repubblica democratica del Congo, e che il suo vero nome sia Kiaku Kiaku Kangana.
Secondo le accuse Kangana avrebbe esordito in una squadra congolese, il Malebo, per poi trasferirsi in Gabon. Proprio nel Paese africano avrebbe deciso di cambiare identità e di scalare dalla carta d’identità 5 anni affinché il suo profilo fosse appetibile per un approdo in Europa. Tra le prove presentate dalla Federcalcio congolese ci sarebbe anche l’identità della madre, la quale sarebbe morta nel 1986, ovvero 4 anni prima della sua nascita. Per il momento la Confederazione Calcistica Africana ha concesso al centrocampista di continuare a giocare per il Gabon, ma a quanto pare in Congo non sono intenzionati a lasciar perdere e presenteranno ricorso. Se le accuse dovessero essere confermate tutta la nazionale del Gabon verrebbe squalificata dall’imminente Coppa d’Africa.