Una carriera tra Sud america ed Europa (in Europa le parentesi con Benfica e Valencia tra il 2012 e il 2017) prima del ritorno in patria, al River Plate. Per lui anche 26 gare con la casacca della Nazionale albiceleste e l’argento mondiale del 2014.
Una carriera assolutamente dignitosa, quella del centrocampista Enzo Perez, che ieri ha guadagnato una ribalta inattesa per una vicenda quantomai curiosa.
Nella gara di Copa Libertadores contro l’Independiente Santa Fé i Millonarios si sono trovati in emergenza causa Covid: 21 giocatori fuori e la possibilità di schierare soli 11 uomini.
Nessuno in panchina (e questa non è necessariamente una novità, giacché vedemmo qualcosa di simile nell’andata di Palermo-Catania di quest’anno, ma era serie C e non la massima competizione continentale sudamericana) ma soprattutto nessuno da poter schierare tra i pali giacché la Conmebol, la federcalcio latinoamericana, non ha concesso alcuna deroga al club argentino per schierare il 21enne Alan Diaz, sceso in campo domenica contro il Boca Juniors in campionato.
E chi è andato tra i pali?
Proprio Enzo Perez.
Il centrocampista classe ’86 – sceso in campo come portiere nonostante i problemi fisici (un infortunio al polpaccio) – non è stato particolarmente impegnato, come possiamo vedere dalle immagini di seguito, ma quando lo ha fatto s’è disimpegnato al meglio e – alla fine – può vantare di aver subito un solo gol, consentendo ai suoi di vincere 2-1 (grazie alle reti nei primi 10′ i Angileri e Alvarez) e guadagnando anche il premio di migliore in campo.