Nato nel 1956 a Spalato, in Croazia, Josko Vlasic è stato un atleta che si è disimpegnato nel decathlon tra la fine degli anni ’70 e l’inizio degli anni ’80.
Per lui, cinque competizioni nazionali consecutive tra il 1979 e il 1983 e soprattuto due medaglie ai Giochi del Mediterraneo: un bronzo in casa (nel 1979 a Spalato) e un oro in Marocco (nel 1983 a Casablanca).
Nella vita di Josko lo sport è stato tutto: nel 1982 si è laurato a Zagabria in Scienze motrie e sportive e si è sposato con una sciatrice di fondo, Venera Milin, con cui ha avuto quattro figli – Blanka, Marin, Luka e Nikola.
La prima e l’ultimo hanno seguito le orme parentali, diventando rispettivamente sportivi profesionisti, nell’atletica e nel calcio.
E se di Nikola Vlasic s’è parlato specialmente nell’ultimo periodo per il suo approdo al Torino (ieri l’esordio vincente contro il Monza, con l’ingresso nel secondo tempo al posto di Miranchuk), in questa sede parlermo di Blanka, classe ’83 (ha 13 anni in più di Nikola, facendo un rapido calcolo).
Corre l’anno 1983 – è un anno molto propizio per Josko Vlasic: vince il suo quinto titolo nazionale consecutive e il suo oro ai Giochi del Mediterraneo e in onore di quest’ultimo chiama la figlia Blanka, giacché l’oro giunge a Casablanca.
E Blanka viene incanalta nel mondo dello sport sin da subito e – tesserata nella stessa società che ha visto vincere il padre (l’ASK Split) – a nemmeno 24 anni ottien eil titolo mondiale ad Osaka.
E’ il 2007.
In seguito arriverà il bis a Berlino nel 2009 e arriverà il trionfo europeo a Barcellona nel 2010. Anche per lei un oro ai Giochi del mediterraneo (come il padre) e due titoli iridati nei mondiali indoor.
Viceversa, non riuscirà mai nell’exploit olimpico: per lei due medaglie (argento a Pechino 2008 e bronzo a Rio de Janeiro 2016) ma mai l’alloro.
E nella gara dell’olimpiade brasiliana ottiene la stessa misura (1,97) delle atlete che la precedono: ma a vincere è la spagnola Ruth Beitia (che ottiene frattanto il record come vincitrice più matura del salto in alto femminile in competizioni mondiali) giacché è stata l’unica a non fallire un salto fino alla fine (quando si fermerà alla soglia dei 2 metri).
Con 58mila follower su Instagram, Blanka – che oggi è vicepresidente del comitato olimpico croato – continua ad aggiornare i propri fan sulla propria vita privata.
Solo qualche settimana fa la foto del matrimonio col compagno, il giornalista belga Ruben Van Gucht, 3 anni più giovane di lui, con cui aspetta un bambino.