Ad un tratto tutti hanno pensato che Daniel Osvaldo avrebbe potuto avere una grande carriera, ma si sono perse le sue tracce prima ancora che esplodesse.

Nel 2005, a soli 19 anni, Daniel Osvaldo esordisce nella serie B argentina con la maglia dell’Huracan e lascia intravedere lampi di un talento di primo livello. La prima squadra a rendersene conto è L’Atalanta che alla fine di quel campionato lo acquista e lo porta in Italia. Nel nostro Paese è il gennaio del 2005 e Daniel veste la maglia degli orobici solo per sei mesi, giocando nove volte e segnando 3 reti che aggiunge alle 11 segnate in Argentina, fanno 14 per il computo totale della stagione.

L’anno successivo Dani passa al Lecce, sempre in serie B, e gioca una stagione tra luci e ombre. Il talento e la tecnica non si discutono e la Fiorentina decide di puntare su di lui. A Firenze viene accolto calorosamente, anche perché nel corso della prima stagione regala qualche perla. Per movenze e aspetto fisico ricorda Gabriel Batistuta e da quelle parti si sogna un altro grande centravanti argentino. Le cose vanno diversamente, la seconda stagione lo vede relegato in panchina e arriva l’ennesimo trasferimento, questa volta a Bologna. Sembra che la sua carriera sia definitivamente finita quando il Bologna lo cede all’Espanyol.

In Spagna invece ritrova fiducia nei propri mezzi e gioca, nella stagione 2010-2011, una grande annata. Le reti e le prestazioni con i catalani convincono la Roma a puntare sul suo talento e Daniel Osvaldo ripaga le aspettative giocando le due migliori stagioni della sua carriera. In quel periodo ottiene il passaporto italiano e viene convocato con la nazionale azzurra. Il trasferimento in Premier del 2013, quando aveva 27 anni e poteva definitivamente consacrarsi, ha fatto iniziare la parabola inspiegabilmente discendente della sua carriera. Dopo Roma sono arrivate le maglie di Southampton, Juventus, Inter, Boca Juniors, Porto e Banfield, ma in nessuna di queste squadre è riuscito a rendere giustizia al proprio talento.

La verità è che Dani si era stancato della vita da calciatore ed aveva cominciato ad accarezzare l’idea di avviare una carriera da cantante. Ritiratosi definitivamente dal calcio nel 2020, Osvaldo è diventato a tutti gli effetti un cantautore ed è apprezzato in Sud America. Per quanto riguarda la vita privata, dopo la storia andata male con l’italiana Elena Braccini (madre delle figlie Victoria e Maria Helena) e il matrimonio naufragato con Nina Oertigler, Osvaldo pare abbia trovato la felicità con la figlia di Maradona, Giannina, sua attuale compagna.

Di scapa

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