Nella seconda metà degli anni ’90 il calcio italiano abbracciava quella che appariva come una delle favole più belle da quando esiste questo sport. Stiamo parlando del Castel di Sangro, la squadra del piccolo borgo in provincia dell’Aquila ma molto distante dal capoluogo d’Abruzzo (si trova infatti nella parte meridionale della regione, al confine con il Molise).
Il piccolo paese di circa 5.000 abitanti aveva già potuto festeggiare la salita nei professionisti del Castel di Sangro Calcio, approdato in Serie C2 nel 1989 dopo aver vinto il campionato di Interregionale.
Ma la scalata non era finita lì. Nel 1995, infatti, il Castel di Sangro vince i playoff e sale in C1, mentre l’anno successivo conquista ancora una volta i playoff e ottiene una clamorosa promozione in Serie B, togliendosi la soddisfazione di essere il più piccolo centro mai rappresentato in serie cadetta.
Il “Castello” riuscirà a rimanere nella seconda serie italiana per due anni, ottenendo una miracolosa salvezza nel 1996-97, nonostante la tragedia che sconvolse tutti gli sportivi: la morte dei giocatori Filippo Biondi e Danilo Di Vincenzo, deceduti in seguito ad un incidente stradale sull’Autostrada del Sole.
Quel fantastico campionato è stato ultimamente macchiato da una rivelazione fatta da due giocatori del Castel di Sangro, che nell’ultima giornata avrebbero lasciato vincere il Bari per garantire ai pugliesi la promozione in Serie A (gli abruzzesi erano già salvi).
L’anno successivo il Castel di Sangro non riuscì a centrare di nuovo l’obiettivo, anche se in molti ricordano l’ottavo di finale di Coppa Italia contro l’Inter: il ko rimediato a San Siro (0-1) venne pareggiato al ritorno (gol di Bernardi), almeno fino all’84esimo, quando venne assegnato un rigore ai nerazzurri che sancì l’1-1 finale.
Da quel momento in poi la favola del Castel di Sangro cominciò ad evaporare. La squadra giallorossa scese di categoria, fino in C2, dove venne esclusa nel 2005 per inadempienze finanziarie. Oggi il Castel di Sangro Cep 1953 è la prima squadra cittadina e milita in Eccellenza Molisana: le cose non vanno bene, dato che il team è terzultimo, in piena zona retrocessione.