Continua il periodo buio per Nicolò Zaniolo: il forte centrocampista della Roma fatica a trovare la condizione e pare abbia avuto un diverbio con l’allenatore che lo potrebbe mettere fuorigioco a lungo.

Nella stagione 2018-2019, il calcio italiano è stato illuminato dal talento acerbo di Nicolò Zaniolo. L’allora 19enne era arrivato alla Roma dall’Inter, come contropartita tecnica di Nainggolan e con grande sorpresa di tutti si rivelò un grande affare per i giallorossi. Il ragazzo aveva tecnica e personalità da vendere e si è mostrato subito pronto a competere sia in campionato che in Champions League. Non solo i tifosi della Roma, ma anche Roberto Mancini e tutti gli appassionati di calcio si sfregavano già le mani perché era dai tempi del debutto in Serie A con il Parma di Giuseppe Rossi che non si vedeva un talento così puro provenire dai nostri vivai.

In un solo anno, da esordiente Zaniolo è diventato l’oggetto del desiderio di tutte le big d’Italia e di alcune d’Europa. La Roma ha capito di avere per le mani un talento di primo piano e lo ha blindato, ma a partire dalla stagione successiva è iniziato un vero e proprio calvario. A gennaio 2020 Zaniolo si è rotto il crociato e se non fosse stato per la pandemia avrebbe perso tutto il girone di ritorno. La ripresa del campionato a luglio gli ha permesso di tornare in campo regolarmente e di mostrare a tutti che l’infortunio non aveva intaccato il suo talento cristallino. A settembre, durante l’incontro tra l’Italia e l’Olanda, il giovane talento si è accasciato a terra dopo uno scatto. Si è visto subito che si trattava di un infortunio grave ed infatti aveva subito la rottura del legamento crociato della gamba sinistra, quella sana.

A 22 anni la sua carriera è stata messa duramente a rischio dagli infortuni e per evitare ricadute i medici e lo staff tecnico giallorosso hanno ritardato il più possibile il suo ritorno in campo, facendogli saltare l’intera passata stagione. In questa Mourinho ha puntato forte su di lui, schierandolo sempre o quasi tra i titolari. Nicolò ha ancora lampi di classe, ma al momento sembra l’ombra del calciatore che abbiamo ammirato nel primo anno e mezzo di carriera. In parte è sicuramente colpa della lunga assenza dai campi da gioco, in parte per via di un modulo di gioco ed un modo di giocare che dista anni luce da quello a cui lui e la Roma era abituati. Zaniolo infatti non è l’unico a faticare, anche il migliore delle passate stagioni, Mkhitaryan, sembra non trovarsi nei nuovi schemi.

La stampa sportiva ha riferito di un battibecco tra lui e Mou durante l’allenamento di lunedì. Sembra che si sia trattato di qualcosa di non troppo grave e che già dal giorno seguente la lite fosse dimenticata. Tuttavia il nervosismo è normale in un momento in cui il calciatore non riesce a trovare il ritmo ed il ruolo in campo. Anche lo spazio potrebbe essere minore se il tecnico portoghese dovesse ripresentare il modulo con doppio centravanti visto con il Venezia. Prima della pausa Nicolò ha fatto un piccolo scampolo di partita nel finale e Mkhitaryan non è nemmeno entrato in campo. Nel nuovo modulo, insomma, non ci sarebbe spazio per i fantasisti per conferire una maggiore compattezza al centro campo e solidità alla fase difensiva. Una situazione che va contro la voglia di Zaniolo di tornare quello di prima e di riprendersi un posto in Nazionale in tempo per i playoff che valgono il mondiale e si giocano a marzo e aprile. Senza le dovute rassicurazioni, confermate dalle prove, il fantasista potrebbe decidere di cambiare aria già a gennaio o al massimo a giugno. Se perdesse un’altra intera stagione, oltre alla condizione fisica perderebbe anche fiducia nei propri mezzi e si rischierebbe di perdere per sempre un patrimonio del calcio nostrano.

 

Di scapa

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