Arrivato in Italia seguito da grandi aspettative, Ricky Alvarez non è stato in grado di affermarsi nel calcio nostrano: dove gioca oggi il fantasista?
Nato a Buenos Aires il 12 aprile del 1988, Ricardo Gabriel Alvarez detto “Ricky”, è cresciuto calcisticamente nelle giovanili del Caballito Juniors prima di essere tesserato nel 2005 dal Boca che però lo scarta poco dopo perché ritenuto poco idoneo per via di una struttura fisica ingombrante. Ne approfitta il Velez Sarfield che lo tessera poco dopo e lo svezza prima di farlo debuttare in Primera Division nel 2008. Negli anni successivi, sebbene aggregato alla prima squadra, Ricky viene lasciato spesso in panchina, ma nella stagione 2010-2011 viene lanciato come titolare e dimostra di avere tecnica e talento.
In quella stagione posa gli occhi su di lui l’Inter che in estate lo acquista per 10,5 milioni di euro dal club argentino. Con i nerazzurri viene schierato quasi sempre titolare, ma non riesce mai a convincere del tutto l’ambiente. Alvarez è dotato di una grande tecnica, di una buona visione di gioco e di colpi da grande giocatore, ma il suo modo di giocare è troppo compassato per il calcio europeo e dopo tre anni l’Inter decide di cederlo in prestito al Sunderland. Anche in Inghilterra il fantasista argentino non riesce a consacrarsi, soprattutto per via di tanti problemi fisici che gli impediscono di rendere al meglio.
Chiusa la parentesi britannica Alvarez torna in Italia e gioca per la Sampdoria per tre stagioni. Sono anni poco brillanti, funestati da problematiche fisiche che non gli permettono di giocare con continuità. Nel 2020 il calciatore ha fatto ritorno nella sua Argentina e nel suo Velez Sarfield. Ancora una volta la sua fragilità fisica gli ha impedito di essere un protagonista in campo, ma da quelle parti credono in lui e se il fisico glielo consentirà potrà dare una mano ai compagni nella rincorsa al titolo: il Velez è in testa al gruppo B con 8 lunghezze di vantaggio sul Boca e 6 sulla prima del gruppo A (il Colon).