Dopo l’episodio di razzismo in Ungheria-Francia ai danni di Mbappé, Wijnaldum dice la sua e invita la Uefa a proteggere maggiormente i calciatori.
Da anni la Uefa porta avanti una campagna di sensibilizzazione contro il razzismo nello sport e sugli spalti. Il messaggio che emerge dalle pubblicità e dalle comunicazioni è quello di condanna totale degli episodi discriminazione, ma questa campagna non ha ancora avuto gli effetti sperati. Inoltre ha fatto discutere molto la decisione presa dall’organizzazione riguardo la colorazione arcobaleno dell’Allianz Stadium: la Uefa, infatti, ha impedito il gesto di supporto alla comunità omosessuale dopo l’approvazione della legge ungherese che equipara l’omosessualità alla pedofilia.
Sempre l’Ungheria è stata teatro di un episodio non propriamente edificante durante la partita Ungheria-Francia: dagli spalti si avvertivano ululati ogni volta che toccava palla Kylian Mbappé. Sull’episodio si è espresso oggi in conferenza stampa il calciatore olandese Wijnaldum, il quale ha detto chiaramente che la Uefa dovrebbe proteggere maggiormente i calciatori: “Penso che l’Uefa debba proteggerci e, nel caso, intervenire magari fermando la partita. Questa responsabilità non deve competere ai giocatori. Comunque non scarto la possibilità di andarmene dal campo se domenica succederà qualcosa”.
Il capitato Oranje ha poi annunciato di voler sostenere la causa Lgbt con una fascia apposita durante la partita contro la Repubblica Ceca: “Utilizzerò quella fasciaperché noi della nazionale olandese vogliamo sottolineare che difendiamo ogni tipo di inclusione e siamo assolutamente contro qualsiasi forma di discriminazione ed esclusione. Con questo mio gesto, condiviso da tutti i compagni, vogliamo solidarizzare con tutti coloro che si sentono discriminati in ogni parte del mondo”.