dominissini como

Ritornato in serie B dopo anni difficilissimi (con tanti fallimenti e passaggi tra i dilettanti) il Como non vede la serie A dalla stagione 2002/03.

In quella occasione fu portato in serie A da Loris Dominissini, allenatore capace di portare i lariani in tre anni dalla serie C alla massima divisione.

Una impresa storica che sarà tornata in mente a parecchi tifosi lariani in questi giorni: sia perché la compagine lombarda tornerà tra i cadetti sia perché Loris Dominissini ci ha lasciati a causa delle conseguenze del covid.

Ma che fine hanno fatto i giocatori di quel Como (che concluse la stagione penultimo, con Eugenio Fascetti alla guida – per lui si tratterà dell’ultima esperienza su una panchina)?

Procediamo in ordine di presenza (considerando solo i calciatori che hanno disputato almeno 17 gare, la metà di quelle disputate in un campionato allora a 18 squadre) e partiamo quindi con Benoit Cauet: 32 gare per il centrocampista francese ex Inter in quella stagione.

Dopo Como Bastia, CSKA Sofia e Sion prima di intraprendere la carriera da allenatore: per lui discreta gavetta e l’ultima (non positiva) esperienza alla guida del Châteauroux in Ligue 2 (verrà esonerato e sostituito da Marco Simone).

Per il difensore Cristian Stellini 30 presenze con la casacca dei lariani e l’ultima (fortunata) esperienza professionale come vice di Antonio Conte nell’Inter fresca campione d’Italia. Dopo la fine del rapporto di Conte con i nerazzurri ha rescisso a sua volta il contratto.

29 presenze e 3 reti per il difensore – centrocampista bosniaco Vedin Musić, di cui non si hanno notizie da dopo il ritiro ma che ha giocato in giro per il nord Italia dopo l’esperienza sulle sponde del lago.

28 presenze per lo sfortunato Jonathan Binotto, spesso fermato da gravi infortuni: dopo il ritiro (a fine stagione 2006/07 dopo una stagione tra i dilettanti con la casacca del Casalecchio) esperienze come allenatore delle giovanili (tranne un’esperienza proprio alla guida del Casalecchio tra fine 2018 e inizio 2019).

27 presenze e 6 gol per Fabio Pecchia, uno dei più positivi in quella difficile stagione per il Como. Il formiano (ma campano d’adozione) dopo il ritiro ha intrapreso la carriera da allenatore: per lui, che vanta una laurea in giurisprudenza, tante esperienze anche in giro per il mondo. Attualmente tecnico della Cremonese, ha terminato la stagione al 13esimo posto dopo essere subentrato a Bisoli.

26 presenze per Gianni Allegretti, attuale allenatore del Monza primavera.

26 presenze anche per Stjepan Tomas, difensore croato divenuto a sua volta allenatore. Ormai turco d’adozione (si trasferirà al Fenerahçe dopo l’esperienza comasca) è rimasto in Turchia da quella stagione (tranne un esperienza in Russia con il Rubin Kazan tra il 2007 e il 2010) ed attualmente è il tecnico del Çaykur Rizespor.

22 presenze e 2 gol per Benito Carbone, talentuoso ma discontinuo trequartista che attualmente è collaboratore di Gianni De Biasi nello staff della nazionale azera.

22 presenze per Juarez de Souza Teixeira, difensore brasiliano meglio noto come Juarez, che ha giocato quasi tutta la carriera in Italia e che terminata la carriera ha avuto due esperienze come allenatore nelle giovanili di Potenza e Avellino (così ci informa la pagina wikipedia in portoghese). Nessuna notizia di lui dal 2009.

21 presenze (con 30 gol subiti) per Alex Brunner, portiere che si alternò a Fabrizio Ferron come estremo difensore dei lariani. Ritiratosi nel 2010 è stato preparatore dei portieri proprio del Como e dalla stagione seguente dell’Udinese, prima Primavera e poi della prima squadra.

21 gare ed una rete per Nicola Corrent, centrocampista classe ’79 ritiratosi al termine della stagione 2013/14 dopo una breve parentesi con la casacca della Virtus Verona: dal 2016 è tornato a Verona, nell’Hellas in cui giocò dal 2007 al 2009, ma nelle vesti di allenatore, facendo gavetta fino a diventare tecnico della Primavera scaligera.

Finiamo con (sempre considerando chi ha disputato almeno 17 gare) Marco Rossi, 19 gare e 0 reti: diventerà bandiera del Genoa, disputando complessive 300 gare con i rossoblu, diventando dal 2019 team manager dei liguri (che hanno ritirato la maglia numero 7 in suo onore).

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