I due calciatori, entrambi nazionali (uno del Brasile e l’altro dell’Ecuador) hanno partecipato ad un festino illecito con oltre un centinaio di persone molte delle quali senza mascherina. 

Uno dei problemi più diffusi nella lotta al covid in Sudamerica (e non solo) è la violazione dei protocolli sul distanziamento e sull’assembramento. Spesso, infatti, per ovviare alle chiusure di locali e discoteche i cittadini organizzano dei party casalinghi che violano ogni norma di sicurezza. In Brasile qualche mese fa è diventato noto il festino a cui aveva preso parte l’ex calciatore dell’Inter Gabigol. La polizia in quella occasione aveva fatto irruzione in una villa privata e aveva arrestato tutti i partecipanti, compreso il calciatore.

La stessa cosa che è successa ieri notte quando gli agenti hanno fatto irruzione in un’abitazione privata nella quale si stava svolgendo un party clandestino con 124 invitati. Come nel precedente appena narrato, anche in questa situazione sono stati trovati dei calciatori: l’esterno brasiliano David Neres e quello ecuadoregno Robert Arboleda. Entrambi gli sportivi sono stati arrestati e portati in centrale. Una misura punitiva per aver commesso il reato di “crimine contro la salute pubblica”, per entrambi tuttavia la detenzione sarà breve e presto verranno rilasciati.

A condurre l’operazione contro i trasgressori delle misure di sicurezza pubblica è stato il capo della polizia di San Paolo, Eduardo Brotero. All’azione di polizia ha partecipato anche il rappresentante della polizia federale Alexander Frota, il quale ha dichiarato nelle scorse ore alla stampa: “Abbiamo incontrato due calciatori lì, dovrebbero essere loro a dare l’esempio”.

 

Di scapa

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