E’ una vicenda drammatica, quella che ha visto coinvolto Christian d’Urso, 23enne centrocampista del Cittadella, e Lino Simonetto, 77enne tuttofare della società veneta militante nel campionato cadetto.
Lo scorso 23 aprile, intorno alle 9.30 della mattina – secondo quanto riportato da ‘Il Gazzettino’ – Christian d’Urso alla guida della sua automobile ha impattato contro la bicicletta guidata da Lino Simonetto.
Il calciatore (che del club veneto è il numero dieci) aveva quindi immediatamente lanciato l’allarme e chiamato i soccorsi.
Simonetto si era alzato subito e dopo il suo trasporto in ospedale per accertamenti, le sue condizioni sembravano essere buone.
Nonostante ciò, le sue condizioni si sono aggravate all’improvviso ed è dapprima finendo in coma per un’emorragia cerebrale per poi morire dopo 6 giorni di agonia.
Come riporta il quotidiano veneto l’accusa per Christian D’Urso è divenuta quella di omicidio stradale.
L’ A.S. Cittadella, nell’esprimere il proprio cordoglio, comunica che è venuto a mancare all’affetto dei suoi cari Lino Simonetto, collega e amico.
La società si stringe attorno a tutta la famiglia Simonetto in questo momento di dolore.
Ciao Lino, fai buon viaggio. pic.twitter.com/IKcgv5r15y— A.S. Cittadella 1973 (@ascittadella73) April 30, 2021
Grande il dolore della società padovana, con il direttore sportivo del club, Stefano Marchetti, che s’era così espresso: “Lino era parte del mondo Cittadella, era uno dei noi e c’è sempre stato un legame fortissimo con tutta la sua famiglia alla quale ci sentiamo ancora più vicini in questo momento di profondo dolore”.
Si attende di capire adesso il destino del giovane calciatore cresciuto nella Roma, rimasto oggi in panchina per 90′ durante la gara persa contro l’Ascoli per 2-0.