locatelli ai tempi della presentazione al sassuolo

Caposaldo del centrocampo del Sassuolo di De Zerbi e ormai alternativa stabile della Nazionale di Roberto Mancini, Manuel Locatelli ha lasciato una lunga intervista al Corriere dello Sport.

Una intervista in cui ha parlato del passato, del presente e del futuro – tanto con la Nazionale quanto con il club (anche se bisognerà capire quale sarà il club nel suo futuro).

Ma andiamo con ordine e partiamo dal rapporto con l’allenatore dei neroverdi De Zerbi: “​Mi ha aiutato a crescere sotto l’aspetto delle conoscenze tecnico-tattiche, ma anche sotto l’aspetto umano. Con lui sono maturato parecchio. Tra noi non sono state solo rose e fiori, ma ci sono stati anche diverbi. Anzi, vere e proprie litigate. Dopo quei confronti ero arrabbiato con lui, ma con il tempo ho capito: ciò che diceva era per farmi crescere. Quando sei giovane puoi sbagliare e io l’ho fatto: pensavo di dover giocare sempre e invece mi trovavo in panchina, spesso dopo essere stato pure rimproverato in allenamento. Nel 2018 avevo scelto il Sassuolo perché De Zerbi mi aveva voluto e, se non mi schierava tra i titolari, me la prendevo. Non capivo che il problema ero io, non il mister”.

Quindi, sulla Nazionale (con la cui maglia spera di far parte della spedizione europea “attraverso un finale di stagione importante con il Sassuolo”): “Ogni volta che indosso la maglia azzurra è il coronamento di un sogno del bambino Manuel. Giocare per l’Italia è sempre stato il mio obiettivo e aver convinto Mancini a chiamarmi è un orgoglio. Io però non mi sento arrivato e so che devo confermarmi un giocatore importante in ogni gara con il Sassuolo”.

Per finire – omettendo il classico passaggio sul passato al Milan (del quale lui stesso sembra non parlare con piacere) – un pensiero a quello che potrà essere il futuro: “Sono cresciuto e pronto per una grande. Giocare all’estero per me è un’opzione e in questo momento non mi precludo niente. Non mi piace parlare troppo di mercato anche perché di questo si occupano i miei agenti e i dirigenti del Sassuolo. Non so se questo sarà il mio ultimo anno qui o cosa mi riserverà il futuro. Quando e se ci saranno delle opportunità, le valuteremo tutti insieme”.

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