L’annata della Juventus finora è stata deludente e al di là di come andrà a finire la dirigenza sta già pensando ad una rifondazione basata sui giovani.
Non tutto è perduto in casa Juve. I bianconeri rimangono ancora matematicamente in corsa per la vittoria dello scudetto, anche se le chance di recuperare 10 punti all’Inter sono poche e la squadra ancora oggi non ha dimostrato di poter essere tale. La Juventus di questa stagione è un cantiere aperto, nel quale trovare certezze, gioco e coesione. All’indomani della sconfitta con il Benevento che mette a rischio anche la qualificazione in Champions, alla Continassa guardano già al futuro e pensano a come rifondare la squadra.
Proprio per via dell’idea del ringiovanimento della rosa e della rifondazione dell’organico, Andrea Pirlo potrebbe essere confermato sulla panchina in ogni caso. Anche perché sarebbe l’ennesimo allenatore cambiato (il terzo in tre anni) e la società ha l’esigenza di far quadrare il bilancio in rosso per via della crisi generata dal Covid. Allo stesso modo si continuerebbe con la linea del ringiovanimento, sia per costruire una squadra che possa aprire un nuovo ciclo vincente, sia per alleggerire il monte ingaggi e generare sul mercato qualche plusvalenza.
In tale prospettiva i punti fermi della rosa sono gli acquisti delle ultime stagioni, ovvero De Ligt, Chiesa, Kulusevski, Arthur e McKennie, mentre potrebbero andare via pezzi da novanta come Ramsey, Rabiot, Alex Sandro e lo stesso Cristiano Ronaldo o Paulo Dybala per fare cassa. Della vecchia guardia quelli sicuri del posto sono Danilo, Cuadrado, Bonucci e Szczensy. Nel progetto giovani starebbero bene anche Demiral, Bentancurt e Frabotta, ma uno di questi potrebbe essere ceduto per generare una plusvalenza. La sensazione dunque è che vedremo l’anno prossimo una Juventus molto diversa, se non nei risultati quanto meno negli uomini.