L’ex giocatore di Milan, Real e Manchester punta sui due giocatori più rappresentativi di quest’epoca per far affermare definitivamente il calcio negli States e vincere il titolo.
David Beckham è stato uno dei tanti calciatori che a fine carriera ha deciso di trasferirsi negli Stati Uniti per giocare nella Mls. Un campionato che quando ci è andato lui era ancora molto distante da quelli europei, ma anche da quelli sudamericani. Oggi la Major League Soccer è ancora un campionato di livello decisamente inferiore a quelli europei, ma il livello cresce di anno in anno e soprattutto comincia a sfornare talenti che possono competere con quelli europei.
In questa Mls, David Beckham vuole lasciare un’impronta anche da dirigente. Lo scorso anno ha fondato l’Inter Miami ed è deciso a portarlo al titolo. Come fare per vincere? Semplice inserire campioni di prima grandezza. I primi sono già arrivati, visto che la scorsa estate a Miami sono approdati dalla Juventus Matuidi e Higuain, ma Becks sogna in grande: “Vogliamo Ronaldo e Messi”. Affermazione ad effetto a parte, David spiega il perché vorrebbe portare da quelle parti i due calciatori più forti degli ultimi 20 anni: “Il nostro desiderio è far crescere i calciatori del vivaio, ma a Miami i tifosi vogliono vedere grandi stelle. Abbiamo già giocatori come Higuain e Matuidi però vogliamo qualche altro grande nome qui. I giocatori devono essere giusti per la squadra, avere ancora ambizione e voglia di vincere. Messi e Ronaldo sono stati al top del mondo del calcio negli ultimi quindici anni e Miami ha un grande richiamo. Rappresentano senza dubbio il tipo di giocatori che vogliamo portare qui”.
Convincerli non sarà semplice. Sebbene non siano più quelli che hanno fatto innamorare il mondo, ancora oggi Messi e Ronaldo sono molto competitivi in campionato e in Champions. Entrambi sono già a quota 19 reti e capocannonieri dei rispettivi campionati e a fine stagione faranno segnare l’ennesimo anno con più di 30 reti. Numeri che pochissimi attaccanti al mondo riescono a raggiungere e che permettono loro di considerarsi ancora all’altezza di sfide ben più competitive del Mls.