Daniele De Rossi commenta la decisione di lasciare andare Ibrahimovic a Sanremo in un momento delicato della stagione.

Dopo una carriera da top player nella Roma, Daniele De Rossi ha concluso la sua carriera calcistica andando a giocare per una delle squadre più blasonate del mondo in Sud America: il Boca Juniors (squadra in cui hanno militato campioni del calibro di Maradona, Veron e Tevez). Una scelta di cuore, ancora una volta, non legata  alla possibilità di massimizzare i profitti come fanno a fine carriera molti altri colleghi, ma per vivere un’esperienza di rilievo sia dal punto di vista tecnico che da quello emozionale.

Chiusa la parentesi da calciatore, Daniele è tornato in Italia ed oggi studia per diventare allenatore. De Rossi promette bene anche in panchina, d’altronde il padre fa questo mestiere da una vita ed avrà tante cose da consigliare, e spera di poter ottenere un incarico di rilievo non appena avrà preso il patentino. Intervistato sulla partecipazione di Ibrahimovic a Sanremo, scelta contestata da molti anche perché il Milan sta vivendo il primo momento delicato della stagione, Daniele ha sollevato dalla responsabilità Pioli, spiegando: “Non è una cosa che può gestire l’allenatore, ma la società. Ibra ha rivoluzionato la squadra, è un motivatore per tutti. Se ha chiesto di partecipare in un momento delicato io penso che a quel punto debba intervenire la società, il tecnico non può fare il parafulmine”.

A suo avviso, dunque, la società sarebbe dovuta intervenire: “Credo ci sia stato manica larga perché lui ha fatto diventare il Milan una squadra che fino a una settimana fa era prima in classifica. Gli è stato dato spazio per questo, l’allenatore a volte deve accettare quello che succede”.

Di scapa

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