Correva l’anno 2018.
L’uomo più veloce del mondo (e della storia) Usain Bolt provava – come detto da parecchio tempo – ad entrare nel mondo del calcio.
Per lui un periodo aggregato ai Central Coast Mariners, squadra della serie A australiana.
Arrivano anche due gol in amichevole ma a novembre il rapporto si interrompe e Bolt non giocherà mai un match ufficiale con la compagine australiana.
Per Bolt, la fine del sogno calcistico e per il resto del mondo una discreta lezione: anche in possesso di skills impressionanti (una velocità fuori dal comune, nello specifico) non è necessariamente vincente il passaggio da uno sport ad un altro.
D’altra parte, anche le vicende di Michael Jordan e di Valentino Rossi – giusto per citare due fenomeni che hanno provato con scarsi risultati a cambiare sport – potrebbero insegnarcelo.
Nonostante ciò, c’è ancora chi vorrebbe provarci.
Parliamo di Khabib Nurmagomedov, icona della MMA (si è ritirato dopo aver vinto 29 volte, senza essere mai sconfitto).
Classe ’88 (quindi non più giovanissimo) sarebbe pronto a provarci.
Come raccontato a Match TV: “Giocare a calcio è sempre stato il mio desiderio. Dopo tutto, il calcio è il re degli sport. Ne ho parlato sia con Ceferin (presidente UEFA, ndr), sia col presidente del PSG, Al-Khelaifi, sia con Cristiano Ronaldo (suo amico dai tempi del Real Madrid, ndr)”.
E non si è fermato a questa battuta, raccontando come avrebbe in mente in particolare due squadre: il Real – “il club dei sogni” – e lo Spartak Mosca (“ovviamente lo Spartak è fantastico”).
Per certo, sarebbe difficile dirgli di no.